Acquisti di Natale: son bastati sei anni per dimezzare le vendite

11.12.15-Acquisti-di-Natale I consumi di Natale saranno “sotto zero”, ancora più bassi rispetto allo scorso anno: diminuiscono anche gli acquisti di alimentari e giocattoli, i comparti più gettonati durante le festività natalizie. Già lo scorso anno la spesa per i regali si era attestata a circa 148 euro a famiglia: quest’anno ci sarà una nuova contrazione, si stima di -11,2%, per una spesa che si fermerà a 132 euro a famiglia. Sono i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che ha effettuato il monitoraggio sulle intenzioni di acquisto degli italiani in vista delle feste. La spesa media a famiglia per i regali sarà di appena 132 euro: i regali saranno estremamente mirati e in molti casi saranno riservati esclusivamente ai bambini. Una prima stima dei consumi per le feste parla di flessioni pari al 12% nell’abbigliamento e nelle calzature, al 31% per mobili, arredamenti ed elettrodomestici, al 6% per la profumeria, al 6% per l’elettronica di consumo, al 16% per il turismo; sono in flessione anche alimentazione (meno 1%) e giocattoli (meno 2%) mentre tengono solo le spese per l’editoria, i libri e i cd, con un modesto più 0,5% legato alle promozioni e ai prezzi comunque contenuti. “Il dato più sconvolgente riguarda il settore alimentare e quello dei giocattoli, vale a dire i comparti più “gettonati” durante le festività natalizie che, in previsione, registreranno rispettivamente un calo dell’1% e del 2% – affermano Federconsumatori e Adusbef – Le vendite di fine anno, quindi, confermeranno un andamento che si protrae da anni. A pesare fortemente sulla crisi dei consumi di Natale oltre al livello infimo raggiunto dal potere di acquisto delle famiglie contribuiscono l’aumento del tasso di disoccupazione; la perdurante cassa integrazione; la situazione di migliaia di esodati; la prospettiva di molte aziende che non riusciranno a garantire il pagamento degli stipendi; le piccole e medie imprese che già hanno annunciato il mancato pagamento delle tredicesime”. Commentano i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti: “Per contrastare questa pericolosa tendenza è fondamentale stimolare una ripresa della domanda di mercato, attraverso un’immediata anticipazione dei saldi (come avviene in altri paesi) ed una detassazione delle tredicesime”. Dal 2007 a oggi gli italiani hanno ridotto le spese legate alle feste natalizie di oltre il 40%. E le prime previsioni sui consumi di Natale sono tutte all’insegna della flessione: i soldi scarseggiano e si risparmia quasi su tutto. Sarà ancora un Natale di austerità per le famiglie, ormai costrette a tagliare tutte le spese per far quadrare i bilanci. Ad oggi, spiega il Codacons, le famiglie italiane prevedono una ulteriore riduzione dei consumi tipici delle festività natalizie, che caleranno in media del 7,5% rispetto al 2012. La spesa procapite prevista per le feste di dicembre, e omnicomprensiva di regali, spese per la casa, alimentari e viaggi, scenderà a una media di 173 euro. Tra i settori dove i cittadini prevedono di tagliare maggiormente gli acquisti, si registrano abbigliamento e calzature (-11%), arredo per la casa (-10%), viaggi (-8,5%) e ristorazione (-8%). Andrà meglio invece per i comparti giocattoli, elettronica e hi-tech e alimentari, settori per i quali le famiglie al momento non intendono applicare tagli drastici. Se poi il confronto viene fatto sul 2007, il crollo è drastico: rispetto al periodo precedente alla crisi economica i consumi sono calati del 42,7%. Spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi: “In base ai dati ufficiali nel 2007 ‘l’effetto Natale’, ossia i maggiori consumi per spese natalizie effettuate nel mese di dicembre presso negozi, grande distribuzione e centri commerciali, è stato pari a 18 miliardi di euro. Nel 2013 invece la spesa degli italiani nell’intero periodo natalizio per i vari settori (alimentare, viaggi, regali, casa) non supererà quota 10,3 miliardi di euro. Ciò significa che in 6 anni le famiglie del nostro paese hanno ridotto i consumi legati alle feste del 42,7%, tagliando le spese natalizie per la maxi cifra di 7,7 miliardi di euro”. Due articoli redatti da Help Consumatori
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