Arsenico: potrebbe trovarsi nel nostro piatto e non lo sappiamo

  Arsenico e riso. Non è l’ultima ricetta di un cuoco ‘innovativo’ bensì l’ultimo allarme alimentare lanciato dalla Food and Drug Administration che ha recentemente testato la presenza di Arsenico inorganico nel riso e prodotti derivati provenienti da vari Paesi. A rilanciare la notizia nel nostro Paese è l’Aduc che ricorda: “L’arsenico inorganico puo’ provocare tumori ai polmoni, alla pelle, al fegato, all’apparato urinario e attraversando la placenta puo’ causare danno fetale”. [banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"]In attesa di altre analisi che verranno effettuate nelle settimane a venire, la FDA consiglia di variare la propria alimentazione.Cosa prevede la legge in proposito? Il Governo Usa ha fissato dei limiti alla concentrazione di arsenico nell’acqua da bere, ma non esistono parametri negli alimenti. Identica la situazione in Italia dove l’allarme arsenico riguarda l’acqua potabile di 112 comuni i cui cittadini bevono, in sostanza, acqua in deroga. In altre parole, in 112 comuni d’Italia l’acqua che sgorga dal rubinetto contiene arsenico, boro e fluoruri in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Ma i cittadini continuano a berla ‘grazie’ ad una serie di deroghe della Commissione europea.[banner network="altervista" size="300X250" align="alignleft" corners="rc:0"] Agenzia Help Consumatori
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