Aumento dell’IVA: un aumento di un solo punto manderà allo sbaraglio tantissime famiglie italiane, ecco perchè!

Che cosa volete che sia un aumento di un solo punto dell’aliquota IVA? Nulla, davvero nulla, salvo accorgercene la prossima estate, quando l’Imposta sul Valore Aggiunto aumenterà dall’attuale 21% al 22%, cosa che quasi sicuramente avverrà il prossimo mese di luglio. Volete adesso sapere cosa comporterà tale aumento percentuale alle famiglie italiane? Secondo Federconsumatori, l’aver disposto tale maggiorazione comporterà per le famiglie italiane una maggiore spesa annua complessiva media di oltre 225 euro e ciò per effetto di un aumento dello 0,75% del tasso di inflazione, sempre se ci limitiamo a guardare solo questo dato. Tale nuovo esborso si andrà a sommare agli aumenti che già la famiglia italiana ha vissuto pesantemente fin dall’avvento del Governo Monti. Se poi allarghiamo il campo includendo la politica scellerata di chi si è avvicendato alla guida del Paese negli anni precedenti, prendendo come punto di partenza l’anno 2008, scopriamo che il potere d’acquisto della moneta è calato di almeno il 13,2%. Come dire che mille euro del 2008 oggi valgono poco meno di 870 euro attuali, cui si aggiungerà l’ennesimo balzello rappresentato dall’aumento dell’IVA. Insomma, una politica tutta lacrime e sangue a totale danno delle famiglie monoreddito, delle imprese, molte delle quali hanno già chiuso i battenti o chiuderanno a breve, con tutto ciò che ne consegue, fino a giungere agli incapienti.[banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"] “Siamo convinti che si sarebbe potuto fare molto di più per le famiglie a reddito fisso e per gli incapienti – scrive l’Associazione in una nota – A dir poco assurda e demenziale, inoltre, è l’ulteriore aumento dell’Iva che avverrà dal prossimo anno. Un provvedimento che doveva essere evitato in ogni modo e con ogni mezzo. Si tratta, infatti, come ripetiamo da tempo, di una misura che avrà effetti catastrofici per le famiglie e per l’intera economia”. Federconsumatori chiede che si faccia un passo indietro su questo, avviando contestualmente una detassazione per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, a partire proprio dalle tredicesime. Solo rilanciando la domanda interna e facendo ripartire gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, infatti, sarà possibile rimettere in sesto l’economia italiana ed i bilanci delle famiglie ormai allo stremo. Ma a questo punto una riflessione nasce spontanea. Siamo sicuri che la politica degli ultimi anni, per non contare quella degli ultimi mesi, al di là delle ipocrite rassicurazioni da parte dei rappresentanti della classe dirigente attuale, sia volta al risanamento del Paese e alla messa in sicurezza dei conti dello Stato finalizzati al benessere della popolazione e all'incremento dell'occupazione? Oppure siamo di fronte all'ennesimo becero tentativo da parte del potere politico più orientato al potenziamento del potere economico delle lobby bancarie e finanziarie, a totale danno delle famiglie? Alla luce degli ultimi riscontri, datevi voi una risposta credibile![banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]
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