Berlusconi: “tradito” dalle “sue” donne…. fine della sua “monarchia”!

E così il Cavaliere se ne va e…. mai più ritornerà! Forse, anzi, sicuramente a sentire le notizie rese da Giuliano Ferrara nel suo giornale “Il Foglio”. Non si sa bene se la “dipartita” politica di Silvio Berlusconi coincide con una successiva vera trasformazione all’interno della Maggioranza, ma in questo momento, forse, non è neanche questo il pensiero che assilla gli italiani, berlusconiani della prima, seconda o terza ora e anti berlusconiani, tutti. Ciò che invece lascia l’amaro in bocca agli italiani, è l’aver assistito alla agonizzante fine politica di un  leader, capace, a parole, di imprimere forte all’Italia l’idea che tutto si potesse cambiare, capace di far respirare agli italiani il sogno di una trasformazione in chiave moderna del Paese e che invece, mese dopo mese, anno dopo anno, si è avvitato, rimanendo imbrigliato, in una spirale infernale che ha finito per stritolarlo sotto il suo stesso peso divenuto gigantesco e ingombrante. E così, non solo Berlusconi non è stato più capace di gestire l’immagine di un’Italia che cambiava, per il semplice fatto che non è mai cambiata, non solo non è riuscito a mantenere intonsa quella maggioranza iniziata all’inizio della legislatura, tanto numerosa da non avere precedenti storici nel Paese ma, fatto ancor più grave, è riuscito e sa solo lui come abbia potuto fare, a disattendere tutte quelle promesse e buoni propositi fatti fin dal suo primo insediamento al Governo e che dovevano rappresentare quel  “sogno per gli italiani”, divenuto in breve tempo, solo un incubo! Ecco come si spiega il fiele nella bocca degli italiani, perchè si può essere di destra o di sinistra, filo o anti Berlusconi, ma forse non esiste italiano che non avrebbe gradito quelle riforme tanto sbandierate, quelle liberalizzazioni che il premier assicurava di porre in essere. Non esisteva donna che non pensasse che l’avvento del berlusconismo potesse coincidere con un’era nuova per quelle come lei che ci avevan creduto e che vedevano rispecchiata nella Maggioranza quella presenza femminile in grado di dare parità, inneggiando ai valori della meritocrazia, ai quali finalmente anche le donne potevano ispirarsi, all’interno di tutto l'universo femminile.  Donne "traditrici"! E proprio le donne, gioie e dolori del Silvio nazionale, alla fine l’hanno tradito. Ma non le donne elettrici, semmai le donne “elette” nel Popolo della Libertà. Una defezione politica vissuta a piccoli sorsi ma che alla lunga s’è rivelata letale per il Cavaliere, cominciata con Giustina Destro, deputata del PDL, ex sindaco di Padova e passata in fretta e furia con gli scajolani, proprio lei che era stata grande fan del Premier nel passato, ha tradito la fiducia del Cav. Stessa sorte è toccata a Gabriella Carlucci, strenue difensore dell'operato di Berlusconi al punto da dichiarare lo scorso aprile, all’interno delle polemiche scatenate sul bunga-bunga, che Silvio del bunga bunga era un mito per i suoi figli adolescenti! Ma ora che anche la Carlucci sbatte la porta e se ne va, solleticata dai richiami di Cirino Pomicino che l’aveva fatta entrare a Forza Italia, nonostante il suo affetto immutato per il Cavaliere, così ha dichiarato oggi alla stampa, al Premier non rimane altro da fare che dimettersi. Dimissioni amare per un leader che aveva fatto del potere un vessillo da sbandierare vita natural durante, legittimato dal fatto che gli italiani l’avevan votato in massa alle ultime elezioni. Forse proprio questa consapevolezza ha fatto perdere di vista a Silvio l’evidenza che, se quegli stessi italiani che l’avevan votato in massa, avessero immaginato tutte le promesse a cui Berlusconi è mancato, i ritardi accumulatisi nel tempo che hanno portato l’Italia alla berlina in Europa, la drammatica perdita del potere d’acquisto degli stipendi che col Governo in carica s'è acuità ancor di più, se quegli elettori avessero immaginato l’emorragia di posti di lavoro perduti, il disinteresse verso la realizzazione delle infrastrutture, le colpevoli dimenticanzedi di una politica a favore del riassetto idrogeologico del belpaese, i drammatici tagli delle risorse in tutti i settori dell’economia, chissà...  forse la porta in faccia non gliel’avrebbero mai sbattuta gli italiani al Cavaliere, per il semplice fatto che non avrebbero mai dato in mano a Berlusconi la chiave  di comando della nostra “povera Italia”! Giuliano Marchese
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