Canone Rai: gli italiani non sono “bacchettoni”!

CANONE_RAI   Trentaquattro secondi  di insulto all’intelligenza media di un qualsivoglia contribuente. Così l’Aduc definisce lo spot che in questi giorni ricorda agli italiani che a gennaio si rinnova l’abbonamento Rai. Il messaggio che intende diffondere lo spot è chiaro: pur se usi la scatola del televisore per farci la casa delle bambole, o l’acquario o il barbecue, devi comunque pagare  la tua imposta.[banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"] Chiaro, sì ma anche stupido nonché “sintomatico di un sistema economico, fiscale e amministrativo basato su arroganza, falsita’ e corporazioni”. L’Associazione non ha dubbi: si tratta di un’imposta sul contenitore. L’Aduc non demonizza il servizio pubblico radiotelevisivo ma il metodo attraverso il quale viene chiesto ai contribuenti di pagare l’imposta: un metodo perverso che fa del canone Rai l’imposta più odiata dagli italiani.[banner network="altervista" size="300X250" corners="rc:0"] Agenzia Help Consumatori
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