Canone Rai: se non lo paghi ti connetti male ad Internet mobile

internet mobile Help interferenze. Sembra un messaggio in codice, invece è un nuovo disservizio: chi ha un cellulare di ultima generazione che si collega ad Internet con tecnologia 4G, non riesce a vedere alcuni canali televisivi perché questa tecnologia utilizza le frequenze Tv a 800 MHz, creando interferenze. Scherzi tecnologici che si risolvono mettendo alcuni filtri sulle antenne. Ma l’installazione è gratuita solo se paghi il canone Rai. Adiconsum protesta: decisione illegittima. Sul sito www.helpinterferenze.it la Fondazione Ugo Bordoni (partner scelto dal Ministero per lo Sviluppo Economico per assistere gli utenti) spiega che i disturbi, che potrebbero verificarsi a partire dal 1 gennaio 2013, possono essere dovuti all’accensione da parte degli operatori di telefonia mobile delle stazioni radiobase LTE che trasmettono in banda 800 MHz. La tecnologia LTE è alla base dei sistemi di telefonia mobile di quarta generazione, detti anche 4G, che permettono la trasmissione ultraveloce del traffico dati su reti cellulari. Ma in alcune zone geografiche, gli utenti potrebbero subire interferenze dovute al cambio della destinazione d’uso della banda 800 MHz, che – come stabilisce la Legge n. 220/2010 – è stata assegnata, in seguito a una gara pubblica, ai sistemi di telefonia mobile, ma precedentemente era utilizzata dalla tv digitale terrestre. [banner network="altervista" size="300X250" align="aligncenter" corners="rc:0"] Insomma, un mezzo papocchio all’italiana che avrebbero dovuto risolvere gli operatori telefonici Tim, Vodafone e Wind. [banner type="default" align="aligncenter" corners="rc:0"] La Fondazione Ugo Bordoni invita l’utente che subisce il disservizio, o l’amministratore di condominio, a registrarsi al sito, inviando una segnalazione con la richiesta d’intervento. In presenza dei requisiti tecnici e amministrativi richiesti per l’accesso al servizio, sarà inviato senza alcun costo per il cittadino un antennista che effettuerà l’intervento di ripristino della corretta ricezione dei segnali televisivi presso l’indirizzo segnalato dal richiedente. Ma tra le FAQ si legge che l’installazione gratuita dei filtri è solo per le famiglie in regola con il pagamento del canone Rai. “Se le indicazioni fornite dalla Fondazione Bordoni saranno accolte – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – si commetterebbe un grave errore ed un’iniquità. Il canone Rai, infatti, ha natura tributaria e non ha nulla a che vedere con la fornitura del servizio pubblico essenziale come è la televisione. Non è possibile mischiare il diritto dei consumatori di accedere ad un servizio pubblico essenziale (vedi art.1 L. 103/75) – continua Giordano – con il dovere di pagare la tassa di possesso della TV (c.d. canone Rai). Il diritto va garantito e, ove si rilevi che il canone non è stato pagato, lo Stato ha gli strumenti per richiedere il pagamento dello stesso”. “La problematica delle interferenze, in fin dei conti – prosegue Giordano – riguarda un danno subito da un privato, per l’attività posta in essere da un altro privato (cioè colui che utilizza la tecnologia LTE). Nulla esclude dunque che il privato consumatore possa azionare delle cause civile volte ad ottenere un risarcimento del danno subito. Legando l’installazione gratuita dei filtri solo alle famiglie in regola col pagamento del canone si escluderebbero dall’assistenza gratuita non solo tutti coloro i quali, ad esempio, abbiano in corso una controversia o una contestazione con la Rai per il pagamento del canone (magari perché non dovuto o perché già versato), ma anche coloro i quali, ad esempio, abbiano solo di recente cambiato la propria residenza, o abbiano solo di recente acquistato un immobile come prima casa, ed ancora non abbiano avuto comunicazione alcuna per il pagamento del canone Rai. Adiconsumconclude Giordano – chiede al Ministero dello Sviluppo Economico, che coordina il tavolo tecnico sulla LTE, di intervenire immediatamente garantendo l’applicazione gratuita dei filtri a tutti i cittadini che segnaleranno le interferenze, indipendentemente dal canone televisivo”. Articolo redatto da Agenzia Help Consumatori
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