Carburanti: i loro continui aumenti stanno avendo qualche effetto positivo

Non tutti i mali vengono per nuocere e, va bene, consoliamoci così, apprendendo che l’aumento forsennato e scriteriato dei prezzi dei carburanti ha sortito per lo meno un effetto positivo.... L’effetto positivo accennato, sta tutto nella diminuzione degli incidenti stradali in Italia, calati del 12% rispetto allo scorso anno mentre, come sappiamo, benzina e gasolio sono aumentati del 15%. Il motivo di tale diminuzione è dato dal fatto che l’auto la si tiene maggiormente in garage e, dunque, calano le possibilità di essere coinvolti in un sinistro della strada e non solo, dovendo fare i conti con il costo stellare dei carburanti, il piede sull’acceleratore è sicuramente più leggero. [banner type="default" align="alignleft" corners="rc:0"]A confermarci il dato, l’Ania, l’associazione che racchiude le maggiori Compagnie italiane, che afferma come «Per il secondo anno consecutivo, dopo tre anni (dal 2007 al 2009) in cui l'indicatore aveva registrato incrementi costanti, si assiste a un considerevole miglioramento della sinistrosità, con la frequenza sinistri che si attesta a un valore più contenuto rispetto al passato». Diminuisce anche il numero di autoveicoli assicurati, segno che a causa della crisi economica si comprano meno auto e quelle che in una famiglia eccedono il reale utilizzo vengono vendute o rottamate. Purtroppo però si assiste ad un altro dato, ovvero, laddove, geograficamente parlando, il peso della polizza è più alto, quindi soprattutto al Sud, sono sempre di più gli automobilisti che rifuggono dall'obbligo di assicurazione o che si affidano a compagnie fasulle. [banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]Fenomeno in crescita, anche questo concomitante con lo scoppio della crisi economica, e più volte denunciato anche dall'Isvap. Le tariffe assicurative invece sono sempre in costante aumento, con impennate nell’ordine del 104% in 11 anni (dal 2001 ad oggi). Un boom del tutto «inaccettabile e ingiustificato», affermano Adusbef e Federconsumatori, visto che nello stesso periodo la frequenza dei sinistri è diminuita del 34%. Infine un ultimo dato. L’aumento dei carburanti ha fatto registrare un calo della spesa alimentare degli italiani, se si guarda al dato diffuso dalla Coldiretti che sottolinea come a causa dei continui aumenti di benzina e gasolio, l’acquisto di generi alimentari si sia ridotto del 2% in un trimestre messo a confronto con analogo periodo dell’anno scorso. Per effetto della riduzione del potere di acquisto le famiglie italiane – dice la Coldiretti - hanno tagliato anche le spese alimentari che già lo scorso anno si erano ridotte dell'1,3 per cento con meno carne bovina (-0,1 per cento), pasta (-0,2 per cento) carne di maiale e salumi (-0,8 per cento), ortofrutta (-1 per cento) e addirittura meno latte fresco (-2,2 per cento). Il prezzo della benzina ha scavalcato abbondantemente anche quello di un chilo di arance, di un chilo di pasta o di un litro di latte fresco e oggi una famiglia italiana spende mediamente di più - conclude la Coldiretti - per combustibili, energia elettrica e trasporti che per gli alimentari e le bevande.
Be Sociable, Share!

Tags: , , , ,