Cellulari: basta spiccioli, adesso a pagare ci pensa il telefonino

Basta tasche colme si spiccioli o borsellini pesanti a causa delle tante piccole e grandi monete che li contengono, adesso, le spese appunto, “spicciole”, si pagano col cellulare. Ne sapranno qualcosa a breve i milanesi che potranno pagare il biglietto del tram o degli autobus in genere col proprio cellulare, come accadrà col sistema contactless che utilizza la tecnologia Nfc (Near field communications) ed è sperimentato ora da Atm e Telecom Italia per i trasporti pubblici milanesi. Il sistema è vicinissimo al lancio commerciale: “L'obiettivo è farlo a Natale – come ha annunciato a Nòva24 Marco Pavanello, direttore marketing e sviluppo innovazione per Atm –. La sperimentazione è andata molto bene. Utilizzano regolarmente l'Nfc 90 delle 100 persone che aderiscono alla sperimentazione; in autunno le porteremo a 400”. Con questo sistema all’utente è richiesto di avvicinare il proprio cellulare ad una speciale macchina per la convalida del biglietto e cxon questo modo avrà pagato il servizio di cui sta usufruendo. Ovvia ricaduta anche per l’azienda in fatto di costi abbattuti. “Ricorrendo all'Nfc risparmiamo sui costi per distribuire gli abbonamenti rispetto alle normali rivendite”. Si tratta adesso di fare in modo che sempre più telefonini cellulari abbiamo la funzione adatta per sfruttare questo innovativo servizio. Da parte nostra, hanno detto all’ATM, “Affiggeremo tag (etichette elettroniche, come simboli stampati) nella metro. Se l'utente vi avvicina il cellulare visualizzerà informazioni su dove si trova e come raggiungere certi posti”. Un’altra inedita funzione dei cellulari, immediatamente sfruttabile, è quella relativa all’iniziativa di Banca Sella (sviluppata con Replay) che affianca il commercio mobile prossimale e quello a distanza in una maniera decisamente inedita: “Si chiamerà UP, gratis per cellulari Android e iPhone. Permetterà di comprare prodotti tramite Qrcode o di scambiare soldi tra cellulari, per esempio per pagare un taxi”, ha detto Enrico Susta, responsabile Sistemi di Pagamento del Gruppo Banca Sella. Il programma funzionerà più o meno nel modo seguente: l'utente fotograferà con il cellulare un codice (Qrcode) esposto dall'esercente (e tale codice potrà essere visto anche dalla vetrina e anche nel caso in cui il negozio sia chiuso). A quel punto l'applicazione addebiterà il costo sulla carta di credito. Il prodotto arriverà dunque a casa o potrà essere ritirato nel negozio. La stessa semplice operazione potrà essere applicata anche in taxi per il pagamento delle corse. ”Al momento del lancio, il servizio sarà presso tutti gli esercenti (qualche migliaio) che oggi utilizzano Banca Sella per il loro sito di e-commerce” sottolinea Susta.
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