Conservazione dei cibi: ecco come operare in totale sicurezza

conservazione alimenti   “Non voglio un risarcimento, vorrei solamente sensibilizzare le aziende perché certe cose non devono capitare, soprattutto coi prodotti per l’infanzia”. Non ha dubbi l’associata alla Confconsumatori vittima di una serie di inconvenienti: in pochi mesi la signora, romana, ha trovato una serie brutte sorprese nel carrello della spesa. Poco prima di Pasqua, infatti, aveva comprato in un supermercato un formaggino industriale e, aprendolo, ha trovato all’interno un pezzo di lama da impastatrice ammuffita. Poche settimane dopo ha trovato, all’interno di un ovetto al cioccolato per bambini, una spilla da balia. Cambiare supermercato non è servito: poco più di un mese fa, aprendo una confezione di biscottini per il figlio di 1 anno e mezzo, è inorridita scoprendo un pezzo di impasto ammuffito. Da ultimo, una settimana fa, incredula, ha trovato un blocco di muffa in un formaggio dolce alla frutta per il bambino. Che cosa fare in casi come questi? Spiega Massimiliano Valcada, Responsabile Sicurezza Alimentare di Confconsumatori: “Per prima cosa, il consumatore deve verificare che le confezioni che contengono prodotti alimentari siano integre, non presentino rigonfiamenti o difetti. Quando la confezione di un prodotto alimentare non è integra non bisogna acquistare (facendolo presente al responsabile del punto vendita) né consumare l’alimento, se già acquistato”. Tuttavia, può accadere che il consumatore abbia già consumato parte del prodotto avariato. “Se il prodotto della cui salubrità l’articolo continua [banner network="altervista" size="300X250" corners="rc:0"] qui [banner type="default" corners="rc:0"]
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