Crisi economica: le famiglie italiane sempre più indebitate

acquisti a rate Famiglie italiane sempre più indebitate. Negli ultimi 10 anni il debito dei nuclei familiari italiani è più che raddoppiato e viaggia su due fronti: quello dei mutui e quello del credito al consumo. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (basata su dati Abi, Assofin, Istat) nel 2002 una famiglia italiana aveva in media 6.628 euro di debiti, tra rate del mutuo e rate del credito al consumo (rispettivamente 4.438 euro e 2.189); dopo 10 anni, cioè nel 2011 il debito complessivo è diventato di 15.181 euro (10.676 per il mutuo e 4.505 per il credito al consumo). [banner type="default" corners="rc:0"]Il dato più allarmante è la crescita dell’indebitamento delle famiglie italiane sul fronte del credito al consumo: si è passati da 48,4 miliardi di euro nel 2002 a 112,2 nel 2011, con un aumento del 150%.[banner network="altervista" size="300X250" corners="rc:0"] Ma l’indebitamento massimo per gli acquisti a rate si è registrato nel 2009, quando si è oltrepassato il valore di 115 miliardi di euro. Negli ultimi due anni, quindi, l’indebitamento da credito al consumo ha perso quasi 3 miliardi di euro. Da questi dati si traggono due principali conclusioni: negli ultimi 10 anni il debito delle famiglie è cresciuto molto e non solo per far fronte all’acquisto di una casa, ma anche per mantenere i propri standard di vita ricorrendo al credito al consumo. La crescita del fenomeno è stato determinato dall’aumento dei prezzi e del costo della vita con il passaggio da Lira ad Euro e della diminuzione del potere di acquisto che ne è conseguita, soprattutto a danno delle famiglie a reddito fisso (lavoratori e pensionati). Ma la seconda conclusione è quella che certifica la situazione di estrema crisi in cui versa il Paese soprattutto negli ultimi 2 anni: dal 2009 le famiglie si indebitano meno con il credito al consumo a causa delle insicurezze che si intravedono nella politica economica italiana. C’è una grossa fetta di famiglie che non acquistano più, magari perché sono state investite da licenziamenti o cassa integrazione; le vendite a rate registrano una brusca frenata. “Da questi dati bisogna ripartire per rilanciare la crescita del Paese, la ripresa economica e la fiducia delle famiglie – esortano Federconsumatori e Adusbef – In particolar modo, come sosteniamo da anni, è urgente rimettere in moto l’economia attraverso il rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca. Le risorse necessarie dovranno essere reperite attraverso una strenua lotta all’evasione fiscale, tassazione sulle rendite finanziarie e grandi patrimoni. Neanche un euro in più dovrà essere pagato dalle famiglie oneste. Senza provvedimenti che siano realmente in grado di invertire la tendenza mostrata da questi dati la situazione peggiorerà ulteriormente, con nuovi effetti negativi sulla produzione, sull’occupazione e sul potere di acquisto delle famiglie”. Art. redatto da Help Consumatori
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