Crisi economica: noi tiriamo la cinghia, i manager centuplicano gli stipendi

    Da quando l’Italia è stata investita dalla crisi economica, vuoi a causa della congiuntura internazionale che ha riguardato il Paese, vuoi per la politica dissennata  del Governo tecnico insediatosi, gli italiani hanno dovuto, loro malgrado, fare i conti con le entrate sempre le stesse, quando non sono pure diminuite e con gli alti costi della spesa quotidiana, per non parlare dei rincari folli dei carburanti. Ma c’è chi di questi problemi non ne ha nessuno.   Sono i manager, in Italia se ne contano circa duemila, che secondo la Od&M Consulting, una Società specializzata del settore, i manager in Italia hanno non solo compensi stellari, ma anche aumenti delle loro retribuzioni che in qualche caso rasentano il 130% in più all’anno.[banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"]   Mario Vavassori, amministratore delegato di Od&M spiega: “Uno degli aspetti più significativi del rapporto è proprio quest’ultimo. Finalmente anche in Italia le retribuzioni dei membri dei board societari si stanno legando sempre più alle performance aziendali: se prima cioè un ad o un direttore generale guadagnavano lo stesso importo sia che la società andasse bene sia che andasse male, oggi invece c'è una stretta correlazione tra l'andamento di quest'ultima e le retribuzioni”- e prosegue – “si registra sia dal punto di vista del numero dei beneficiari della parte variabile della remunerazione (che è passato dal 32 al 44% delle posizioni analizzate) sia da quello dell'ammontare di questa componente, fatta di bonus e incentivi di diverso tipo, che è salita e incide del 30,6% sul totale della remunerazione dei vertici”.[banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]   Al top della particolare classifica siedono i direttori generali che hanno un compenso di oltre un milione e 100 mila euro all’anno, subito dopo è la volta degli amministratori delegati delle Società con 817 mila euro all’anno,  cui seguono i presidenti dei Consigli di Amministrazione delle Società che si “accontentano” di quasi 600 mila euro all’anno. Altri stipendi elevati, sia pure più bassi di quelli che abbiamo appena visto, sono quelli dei presidenti del Consiglio di Amministrazione con 580 mila euro seguiti dagli amministratori esecutivi (297.422), e subito dopo i  vicepresidenti dei Cda (254.509) e i membri del consiglio di sorveglianza 155.890 euro). Il comparto finanziario mostra i maggiori margini di guadagno con retribuzioni annue per gli ad di aziende quotate al Mib che arrivano mediamente a 1,82 milioni di euro (+123% rispetto ai colleghi di altri settori), situazione simile per i direttori generali che percepiscono un compenso del 58% più elevato rispetto alla media.
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