Crisi finita? No, peggiorata!

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Nel secondo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,0% nei confronti del secondo trimestre del 2012. E’ quanto comunica oggi l’Istat nelle stime preliminari, sostenendo che il calo congiunturale è la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,7%. Confesercenti e Consumatori chiedono politiche per la ripresa economica.

Per un confronto a livello internazionale, basti pensare che nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell’1,4% sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito.

Davanti ai nuovi dati sul Pil, Confesercenti commenta: “Altro che ripresa, è necessario con urgenza intervenire per ridurre la pressione fiscale e permettere alle famiglie di tornare a un livello accettabile di consumi. Le risorse vanno trovate nel taglio degli sprechi e della spesa pubblica improduttiva”. Più di 6 italiani su 10 vorrebbe trovare al termine della stagione estiva la ripresa economica: a rivelarlo è un sondaggio continua   [banner size="468X60" type="default" corners="rc:0"] qui [banner network="altervista" size="468X60" corners="rc:0"]
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