La
crisi economica non la possono pagare sempre i più deboli e su questo non ci dovrebbero essere più dubbi, ma evidentemente qualche dubbio ancora resta se, ogni
manovra, ogni proposta non perde occasione di individuare nelle classi più vulnerabili la soluzione ai problemi. E, dunque, torniamo sempre allo stesso punto, quello di far pagare i disagi di un sistema economico “alla frutta”, ai soliti. L’ultima trovata l’abbiamo ritrovata nel
decreto sviluppo che conterrebbe una proposta a dir poco “indecente”!
La proposta è quella di consentire ai
datori di lavoro un abbassamento degli
stipendi per i propri dipendenti, a favore di fondi per finanziare servizi,
asili nido, servizi alla persona o misure di mobilità. Insomma, al dipendente viene chiesto di rinunciare a parte del suo stipendio per far fronte alle spese di cui sopra, come se i fondi per la famiglia non esistessero.
Ovvio che le
Associazioni dei Consumatori sono insorte dopo aver appreso della proposta. Lo dimostrano le parole dei due presidenti di due importante Associazioni,
Federconsumatori e Adusbef, rispettivamente, Rosaio Trefiletti e Elio Lannutti che gridano in coro, "Con questa proposta abbiamo veramente toccato il fondo. A maggior ragione se pensiamo che questa idea balzana viene proprio da chi si professa pieno sostenitore e strenuo difensore della famiglia".
"Ma forse c'è anche qualcosa di peggio dietro a questa proposta - aggiungono i due Presidenti - Sorge infatti il dubbio che, una misura del genere, sia studiata ad hoc per far posto all'interno dei rarissimi e sempre più ricercati asili nido comunali ai figli degli "amici" evasori, ormai quasi gli unici a rientrare per reddito nelle graduatorie per l'ammissione a tali strutture. Ci rifiutiamo categoricamente di prendere in considerazione anche per un istante che una misura di questo genere possa essere anche solo discussa. Qualora, sventuratamente, questo dovesse accadere, avvieremo tutte le procedure e le iniziative del caso, per difendere la dignità ed i diritti dei cittadini che in tal modo sarebbero lasciati in balia dei ricatti dei propri datori di lavoro".
Insomma. Dovremo fare sacrifici tutti e questo è ragionevole, ma “tutti” non sono sempre e soltanto i soliti!
Tags: Adusbef, Associazioni Consumatori, decreto sviluppo, Federconsumatori
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on mercoledì, ottobre 26th, 2011 at 09:36 and is filed under Attualità, Difesa consumatori, Finanza, Primo piano.
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