Diciamo no a “trivella selvaggia”!

trivella selvaggia Il mare italiano è minacciato dai “pirati dell’oro nero”. Oggi in mare sono attive 9 piattaforme petrolifere, ma con i nuovi permessi si potrebbero aggiungere altre 70 trivelle. Sono circa 30 mila km quadrati di mare, una superficie più grande della Sardegna, che fra permessi di ricerca petrolifera e richieste di ricerca sono ipotecati dal rischio di nuove estrazioni di petrolio. Che però non sono fatti ingenti: le scorte di petrolio disponibili nei fondali italiani, per certo, sono 10,3 milioni di tonnellate. Verrebbero consumati in sole sette settimane. È con questi numeri che Goletta Verde di Legambiente lancia oggi il dossier “Trivella Selvaggia”. E consegna la “bandiera nera” al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, contestato per le decisioni prese in politica energetica, a partire dagli incentivi alle rinnovabili per arrivare alla scelta di puntare ancora sulle trivellazioni. Nei mari italiani, spiega Legambiente, sono già attive 9 piattaforme di estrazione petrolifera ma, attraverso il recente decreto Sviluppo in via di approvazione definitiva dal Parlamento, si potrebbero aggiungere almeno altre  [banner type="default" align="alignleft" corners="rc:0"]   continua [banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]
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