Digitale terrestre: in Lombardia è un dramma!

C’è una cosa che sta facendo andare su tutte le furie alcuni lombardi residenti nelle zone montane, il fatto di non poter più guardare la televisione in santa pace e non certo perché bombardati dalla pubblicità, fatto del tutto ineluttabile ormai e nemmeno per la qualità scadente dei palinsesti televisivi, fatto opinabile semmai. A far perdere la “tramontana” agli abitanti della Lombardia, per lo meno ad alcuni abitanti dell’importante regione italiana, è il fatto di non ricevere più un segnale televisivo adeguato. Ne sanno qualcosa le persone più anziane per le quali la TV è un inseparabile compagno di vita e proprio i non più giovani avvertono maggiormente il disagio di dover subire un vero e proprio rimescolamento dei canali che con l’avvento del digitale faticano a raggiungere e sintonizzare e non solo, non sono poche neanche le trasmissioni che si oscurano d’improvviso, così come quelle che si bloccano nel bel mezzo di una scena di un film. Dunque, ci saranno più canali a disposizione con il digitale, ma è divenuto problematico vedere persino quelli che c’erano prima. La conseguenza è stata quella di aver inondato le cassette delle lettere delle Associazioni dei Consumatori, Codacons in testa che hanno sperimentato sulla propria pelle gli immani disagi per l’utenza che ha denunciato con veemenza il disservizio. Ci sono quelli infatti che dichiarano che con l’avvento del digitale si son persi la scena finale di un film perché il protagonista della fiction nel frattempo era rimasto imbrigliato nella rete impazzita del segnale interrotto. C’è chi è rimasto con l’atroce interrogativo di una risposta ad un quiz mai pervenuta, sol perché il presentatore è stato sezionato gradualmente insieme alla sua voce per poi essere impietosamente inghiottito dallo schermo, al punto che ci si chiede, qual mai sia il vantaggio per questi utenti determinato dal digitale terrestre, che sulla carta offre tanti canali in più ma che nella pratica fa sparire la stragrande maggioranza di quelli che si captavano con i tradizionali sistemi? "Tutto questo senza contare i peggioramenti permanenti, come l'impossibilità di utilizzare i "vecchi" televisori portatili con antenna incorporata (un danno economico notevole) o l'impossibilità di registrare un programma mentre se ne sta vedendo un altro. Persino sull'unico guadagno effettivo, ossia l'aumento del numero dei canali, fioccano le proteste – sostiene il Codacons, Evidentemente a molti consumatori interessa poco aver guadagnato reti tipo "TeleSuperCanicatti" (nome di fantasia) che più che televendite e donnine nude non fanno vedere e aver perso magari la Svizzera". Giuliano Marchese QUESTO ARTICOLO E' STATO VISUALIZZATO senigalliaVOLTE
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