Edison Energia: insieme ad Acea Energia si beccano la condanna

Edison cambia l’energia, Edison luce e gas e ancora, Acea energia acqua e gas, slogan convincenti, anche troppo, ma che hanno comportato per le due aziende che operano nel mercato libero una sanzione comminata dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato una multa di un milione di euro che le due aziende si spartiranno da “buoni amici”. Certo ad entrambe le aziende non si contesta il prodotto reclamizzato, semmai il modus operandi spregiudicato e illegale di alcuni loro agenti che hanno messo in piedi contratti “in assenza di sottoscrizione o in virtù di firme falsificate”, e di aver fornito agli utenti “informazioni ingannevoli per indurli a firmare” e non solo, gli stessi agenti che si sono macchiati di questi illeciti, sono stati anche capaci, mediante il sistema della vendita “porta a porta” di estorcere contratti o addirittura falsificarli. Insomma, complimenti alle due aziende che non hanno vigilato adeguatamenter, o hanno fatto finta di vigilare sull’operato di alcuni loro collaboratori retribuiti col sistema del....  più contratti fai e più guadagni, compresi quelli che sono giunti ad asserire al loro potenziale cliente che stava loro di fronte, che agivano in forza di un decreto Monti o fantomatiche direttive europee per intrufolarsi nelle abitazioni e proporre contratti con false promesse di risparmio. L’idea delle Associazioni dei Consumatori al riguardo, Adoc in testa, è ben chiara, ritenendo una sanzione del genere troppo esigua per comportamenti tanto deplorevoli e, soprattutto di fronte ai guadagni che le aziende hanno portato a casa con l’inganno. Se poi si considera che il sistema giustizia è ormai paralizzato, e che nessun utente è così folle da imbarcarsi in una causa giudiziaria per far valere i propri diritti, si comprende come queste società si sentano immuni da qualsiasi conseguenza per i propri comportamenti scorretti. Ne deriva che l’Adoc per prima chiede un intervento del Governo affinchè riveda urgentemente i poteri sanzionatori dell’Antritrust. Le sanzioni, che oggi sono soggette al limite massimo di 500.000 euro, dovrebbero essere calcolate in percentuale al fatturato delle aziende condannate. Fino a quando questo non avverrà, le aziende più grandi continueranno a mettere in bilancio le sanzioni dell’Antitrust come un piccolo scotto da pagare per poter continuare a ingannare i consumatori. Fonte: Adoc
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