Equitalia: attenti a queste lettere!

equitalia   “Salve sono Teresa e posso aiutarla ad ottenere uno sconto sull’importo che deve ad Equitalia”. E’ andata più o meno così ai 2500 utenti laziali truffati da due signore, Teresa e Luana, che irretiscono cittadini in difficoltà millantando conoscenze all’interno di Equitalia. Si fanno così corrispondere il 10% della sanzione della cartella esattoriale, [banner type="default" align="alignleft" corners="rc:0"]promettendo di assumersi la responsabilità dello sgravio dell’importo dovuto all’ente di riscossione o la sua eventuale rateizzazione. A raccontarlo è Dalila Loiacono, avvocato del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) di Roma Ovest, che gestisce lo sportello “SOS Equitalia”.“Nell’ultimo mese si sono presentati al nostro sportello molti cittadini con tanto di lettera alla mano, nella quale Equitalia afferma di provvedere allo sgravio del debito dovuto dal cittadino. [banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]Si tratta ovviamente di una lettera falsa con tanto di timbro dell’ente di riscossione, ma la vera cartella esattoriale non si è fatta attendere, smascherando un giro d’affari di milioni di euro” spiega l’avvocato.Il sistema è semplice: le signore attendono fuori dalla sede Equitalia i malcapitati, informandosi sulla loro situazione e identificando immediatamente nel problema i presupposti per ottenere una riduzione dell’importo. Una volta affidatosi al loro intervento il malcapitato dovrebbe evitare non solo altre comunicazioni da Equitalia, ma tutto il costoso ed estenuante processo del ricorso in caso di importi non dovuti. Teresa e Luana quindi si fanno lasciare gli estremi dell’utente e l’importo, in cambio di un numero di cellulare. Di lì il passaparola è un attimo. “Una delle ultime cartelle che abbiamo seguito – conclude l’avvocato Loiacono – era di ben 10.000 euro, quindi l’importo dato dall’utente è di 850 euro per ottenere una rateizzazione mai effettivamente avviata, tanto da ricevere avviso di ipoteca. Ricordiamo ai cittadini che lo sgravio non lo può decidere Equitalia ma l’ente impositore. Come associazione abbiamo già inviato la segnalazione a Equitalia e faremo le opportune indagini per mettere fine a questa truffa”.
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