Gasolio: aumenti “folli”

  Raggiunge nuovi record il prezzo del gasolio, che oggi supera 1,74 euro al litro. Le associazioni dei consumatori stimano che le ricadute, nel solo settore alimentare, saranno di oltre 219 euro l’anno. E calcolano che, a questi prezzi, con 50 euro di diesel si percorrono 141 km in meno rispetto a un anno fa. Secondo la rilevazione della Staffetta Quotidiana, questa mattina ha messo mano ai listini Esso, con un aumento di 0,4 centesimi al litro su entrambi i prodotti: la benzina si porta a 1,789 euro/litro mentre il gasolio arriva a 1,745 euro/litro. La media nazionale fra i diversi marchi si attesta per la benzina a 1,786 euro/litro, mentre aumenta di un millesimo quella del gasolio che si porta a 1,735 euro/litro. Da febbraio dello scorso anno, calcolano Federconsumatori e Adusbef, l’aumento del gasolio è stato di 39 centesimi (passando da 1,35 a 1,74), con un aggravio diretto, in termini annui, di 468 euro. “Le ricadute di questo nuovo primato ci preoccupano fortemente, dal momento che [banner type="default" align="aligncenter" link="000000" text="212121" url="000000"] incideranno in maniera pesantissima non solo sulle tasche degli automobilisti, ma su tutti i prezzi dei beni di largo consumo, in particolare sugli alimentari. Il rincaro del gasolio, infatti, peserà sulla produzione in serra oltre che sul trasporto”. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le ricadute dell’aumento del gasolio nel solo settore alimentare saranno di oltre 219 euro annui. Le due associazioni sottolineano che nel settore carburanti è urgente intervenire “a partire da maggiori controlli su meccanismi speculativi (doppia velocità) e misure più incisive sul versante delle liberalizzazioni. Una maggiore concorrenza in questo settore permetterebbe benefici di oltre 10-11 centesimi al litro, come già avviene per la pompe bianche – affermano Federconsumatori e Adusbef – Ma soprattutto è necessario intervenire con grande determinazione sul fronte della tassazione, cresciuta in maniera insopportabile nel corso dell’ultimo anno. Oltre a disporre lo stop più assoluto a nuovi rialzi (non solo delle accise, ma anche dell’IVA), bisogna invertire questa tendenza di crescita, disponendo un rientro della tassazione a livelli decisamente più bassi”. A causa del caro carburanti, con 50 euro di gasolio si percorrono oggi 141 km in meno rispetto a un anno fa. La stima è del Codacons, che ha realizzato uno studio per calcolare quanto incidono gli aumenti dei carburanti degli ultimi giorni sui chilometri percorsi in automobile dai cittadini italiani.[banner network="altervista" size="468X60" link="010312" text="000000" url="000000"] “Lo stesso periodo dello scorso anno – spiega l’associazione – la benzina costava 1,500 euro al litro, mentre il gasolio veniva mediamente 1,386 euro/litro. Oggi il diesel ha toccato il record di 1,745 euro al litro, mentre la benzina costa 1,801 euro/litro. Questo significa che con 50 euro un automobilista riesce a mettere oggi nel serbatoio solo 27,76 litri di benzina e 28,65 di gasolio, contro i 33,3 litri di un anno fa (36 per il diesel)”. L’associazione calcola che, con un consumo di 15 km al litro per benzina e 19 km al litro per gasolio, “un anno fa con 50 euro di benzina si riuscivano a percorrere 499 km , contro i 416 di oggi, mentre con 50 euro di diesel si potevano fare 685 km contro i 544 di oggi. Questo significa – afferma il Codacons – che oggi, a causa dell’aumento sconsiderato dei prezzi alla pompa, con la stessa spesa si percorrono 83 km in meno rispetto al 2011 (per auto a benzina) e addirittura 141 km in meno in caso di auto a gasolio”. Per il Movimento Difesa del Cittadino, il record raggiunto dai carburanti rappresenta un “abuso ai danni del cittadino”. “L’aumento del costo della benzina rappresenta in questo particolare momento uno dei costi più incisivi per le famiglie, infatti considerando anche il maltempo degli ultimi giorni, il maggiore consumo di gas e l’aumento del costo della spesa, si tratta di spese che gravano notevolmente sui consumatori”, spiega l’associazione davanti ai continui rialzi del prezzi dei carburanti e al record delle quotazioni dei prodotti petroliferi. “La quota raggiunta di 1,745 euro al litro rappresenta oltre che un record anche un vero e proprio abuso ai danni del cittadino – afferma MDC – Siamo increduli di fronte a quest’aumento smisurato, è necessario porre un limite a questa situazione, non sono le nuove condizioni del mercato a giustificare la gara al rialzo, piuttosto è necessario invertire la rotta a favore di una concorrenza che sia realmente efficace e vantaggiosa per i cittadini, in particolare in un settore centrale per la nostra economia come quello dei trasporti”. Help Consumatori  
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