Giocattoli: questi sono pericolosi

I giocattoli sono un mondo che riguarda soltanto i bambini? Evidentemente la risposta è no: riguardano chi li acquista, chi li usa, ma anche chi li vende e chi li produce. Un giocattolo, infatti, non solo può essere pericoloso, ma anche poco “etico”. Ormai la produzione mondiale dei giocattoli è concentrata in Cina (il 70% di prodotti venduti in tutto il mondo esce dalla Provincia del Guangdong) e questo, oltre ad abbassare i prezzi, in molti casi ha significato diritti violati e grosse lacune etiche. Altroconsumo ha condotto un’indagine sia sul piano della sicurezza sia su quello dei diritti. Ha portato in laboratorio 20 giocattoli prodotti da 10 aziende: 4 di questi giocattoli sono stati bocciati ai test sulla sicurezza (i primi tre sono risultati addirittura fuorilegge).   I giocattoli pericolosi sono: il leone Tinga Tinga della Bandai – distacco dell’etichetta plastificata dal peluche; modulo sonoro a rischio soffocamento per bambini piccoli; indicazioni non complete in etichetta;[banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"]   l’orsetto Nicotoy della Simba – non ha resistito alle prove di trazione: distacco di piccole parti come l’etichetta plastificata;   la bambola Nancy new romantic girl di Famosa, per la presenza di ammine aromatiche nella parte di vestito in pizzo rosso; le bamboline Chic-I Girls Vamprincess di Famosa per migrazione di stagno organico. Il produttore in questo caso ha dichiarato di aver sostituito il prodotto con uno sicuro, ora in laboratorio per nuove analisi. Questi giocattoli dovrebbero essere ritirati urgentemente dal mercato, senza aspettare che rovinino il Natale di qualche famiglia; Altroconsumo li ha segnalati al Ministero dello Sviluppo economico e alla Direzione generale per la salute e i consumatori della Commissione europea, specificando che i giocattoli sono stati acquistati a giugno 2012. [banner type="default" align="aligncenter" corners="rc:0"] Passiamo all’etica e al rispetto dei diritti dei lavoratori e delle politiche ambientali. Sono diversi i parametri per dare i voti al grado di responsabilità sociale della produzione delle aziende: analisi dei report delle Ong, testimonianze di esperti, valutazione informazioni e documenti sul web e siti corporate, questionari ufficiali inviati ad hoc, richiesta di visite alle fabbriche. Nell’inchiesta sono stati vagliati sia gli aspetti sociali come adesioni a codici di condotta internazionali, assenza di lavoro minorile, monitoraggio dei fornitori, sia gli aspetti ambientali – monitoraggio sulla filiera, valutazione impatto ambientale – e trasparenza: solo due multinazionali, Hasbro e Playmobil, hanno acconsentito alla visita degli stabilimenti produttivi (tra giugno e luglio 2012). Un ottimo esempio di condotta: chi apre le porte è nella direzione giusta. Gli altri, Bandai, Brio, Disney, Famosa, Lego, Mattel, MGA (distribuito in Italia da Giochi Preziosi), Simba non hanno permesso le visite alle fabbriche, né risposto ai questionari; pur presentando tracce di politica sociale non sono stati giudicati positivamente nei risultati dell’indagine. Altroconsumo fornisce alcuni consigli pratici, per acquistare giocattoli in sicurezza:
  • occhio alla garanzia CE – scegliere solo giochi con questo marchio, dovrebbero aver seguito le norme di sicurezza;
  • scegli negozi affidabili – attenzione a chi vende per strada;
  • sì alle istruzioni d’uso – leggere, seguire indicazioni e non usare i giochi in modo improprio;
  • solo età giusta – il prodotto deve essere adatto all’età del bambino;
  • pericolo piccoli pezzi – evitare prodotti con piccole parti per bimbi di meno di tre anni
  • via la scatola – rimuovere tutta la confezione, lacci, nastri, plastiche;
  • occhio mentre gioca – usare il gioco in modo appropriato;
  • donare non buttare – regalare ciò che non si usa più ed è in buone condizioni a scuole; consultori; ospedali, asili.
Agenzia Help Consumatori
Be Sociable, Share!

Tags: ,