Ecco un caso in cui la
Corte di Cassazione ha contemplato e, dunque estesa la possibilità del
risarcimento danni, in via equitativa, anche al marito di una coppia in cui la moglie, a causa di un
incidente della strada, non poteva non solo non avere più figli, ma al contempo alla donna era anche stata negata la possibilità di avere
rapporti sessuali normali.
Insomma, il marito si ritrova a godere di un risarcimento, nonostante non fosse lui la vittima diretta del sinistro. Lo ha previsto la
Terza Sezione civile della Cassazione con Sentenza del 16 giugno 2011, la quale ha disposto il risarcimento danni relativo ad un incidente della strada anche al marito di una donna investita da un
auto e, che a seguito del trauma subito, aveva perso la possibilità di procreare ed al contempo di godere di una vita sessuale normale. Il principio sacrosanto della Corte Suprema si basa sul concetto secondo il quale nell’ambito di una coppia, laddove si siano palesate tali conseguenze, anche il marito patisce gravi conseguenze nella propria sfera intima.
Secondo la Cassazione, infatti, la vita sessuale è un aspetto base della vita di coppia e, dunque, laddove si verifichi un evento che pone fine alla possibilità di una normale vita sessuale, all’interno della coppia stessa, così come, laddove dovesse venire meno la possibilità per la donna di procreare, l’artefice del danno è tenuto al risarcimento non solo nei confronti della donna, vittima diretta dell’evento, ma anche del marito, anche quando questi non sia direttamente vittima del danno stesso.
Tags: incidenti stradali, risarcimento danni
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on domenica, luglio 3rd, 2011 at 09:55 and is filed under Attualità, Corte di Cassazione, Pubblica utilità.
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