Integratori: ci sono anche quelli che uccidono

integratori pericolosi Anche il mondo dello sport ha le sue droghe definite leggere, che di leggero non hanno proprio nulla, oltretutto. Sono di fatto preparati somministrati sotto forma di doping che mostrano un quadro variegato del fenomeno con una scala di sostanze che passa dalle semplici vitamine per dare la spinta all’organismo sottoposto a determinate sollecitazioni, fino al doping vero e proprio, sostanze che oggi sono quanto mai al centro di attenzione in tutto il mondo per la pericolosità che le caratterizza. Il risultato è che come accade con le sostanze stupefacenti che fanno gola alle mafie mondiali, anche per un certo tipo di doping rivolto allo sport, si muovono organizzazioni criminali che abbracciano almeno due Continenti, Africa, America, Sud Africa. Il risultato che ne deriva è davvero devastante. Per studiare ed in parte arginare il fenomeno è scesa in campo anche la Food & Drug Administration, l’Organo statunitense che controlla i farmaci in America, scoprendo che un certo tipo di integratori che definirli tali rischia oltretutto di generare un’enorme confusione fra i consumatori, è responsabile di poco meno di un centinaio di morti sospette o malattie ad esse correlate che quando non producono l’exitus determinano gravissimi danni all’organismo. Alla base di tutto ciò una sostanza chimica che pare sia sempre presente in questi prodotti, la dmaa, ovvero, la dimetilamilamina che nei fatti dovrebbe servire per perdere peso e migliorare le prestazioni fisiche di chi l’assume. La dimetilamilamina può essere molto pericolosa specialmente se assunta in concomitanza con la caffeina. Messa al bando nel 2009 dalla Wada (l’Agenzia Mondiale Anti Doping) la dmaa si può acquistare facilmente su Internet e gli integratori che la contengono continuano a essere distribuiti in trentaquattro Paesi europei fra cui l’Italia. Nonostante l’invito da parte della FDA di sospendere la produzione e il commercio di questi integratori è stato fatto poco da parte dei produttori, segno che il business che sta attorno a certe sostanze è ricco e variegato. La stessa FDA consiglia di leggere con attenzione la composizione di metilexanamina, estratto di radice di geranio, olio di geranio, 1,3 dimetilamilamina, pentilamina, geranamina, fortano, 2-amino-4-metilexano. Se fra i proditti acquistati figurano queste sostanze, il consiglio è quello di escludere del tutto il prodotto, almeno secondo la FDA. Giuliano Fonte: ANSA Se il Visitatore N. contatore
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