Lavoro: in Cina qualcuno fa firmare dichiarazione anti-suicidio a dipendenti

Se il riferimento alla notizia non fosse tragico, sarebbe quasi comico, insomma, una notizia tragicomica quella che riguarda le decisioni di un’azienda cinese, la Foxconn con i propri dipendenti. Ciò che l’azienda asiatica ha deciso di fare, è far firmare ai propri dipendenti una sorta di dichiarazione dove le maestranze si impegnano a non suicidarsi durante il periodo di lavoro presso l’azienda. Sembra paradossale ma è così, se solo si pensa al massacrante lavoro cui sono soggetti i lavoratori cinesi, si pensi soltanto che, a leggere l'ultimo rapporto del Centre for Research on Multinational Corporations and Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour, è cosa comune prolungare gli straordinari (il limite legale è di 36 ore al mese, a Foxconn si arriva a 98), lasciare un giorno libero ogni 13 per soddisfare le alte richieste del mercato, umiliare pubblicamente di fronte ai colleghi i lavoratori poco produttivi. Risulta quasi ovvio immaginare che i più deboli, fisicamente e psicologicamente, non riescono a tenere tali ritmi di lavoro e, dunque, qualcuno ha pensato di suicidarsi per porre fine alle proprie sofferenze. Ecco perché qualche “benpensante” ha deciso di far firmare una dichiarazione shock.
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