Regali di Natale: calano i consumi, si abbassano i prezzi

C’è crisi e non possiamo nascondercelo e di fronte a quest’aria di recessione che si respira,è del tutto ovvio assistere ad una contrazione dei consumi che in queste feste si è assestata e si assesterà intorno all’11% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dunque, continua la febbre degli acquisti per i nostri connazionali, ma si compra meno e più oculatamente, anche perché, se è vero che gli aumenti sono stati più contenuti, vero è anche che sia pure più modesti, aumenti ci sono stati pur sempre. Ce lo dice l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, che evidenzia come il settore che ha subito i più bassi rincari è stato quello degli alimentari, con aumenti che non hanno superato il 6%, lo stesso discorso vale per i giocattoli. Ancora più contenuti gli aumenti nell’ambito dei viaggi, con incrementi nell’ordine del 2 ed in qualche caso del 4%. Se invece si vuole andare all’estero, ad esempio in una località europea, il costo del viaggio addirittura costa meno, nell’ordine del 2,5%. Ma ci sono anche altri settori dove si è assistito ad una diminuzione dei costi. Si pensi soprattutto ai lettori mp3 (-8%) alle chiavette usb (-30%). Ma le stime, rese note da Federconsumatori e Adusbef, confermano comunque che, dato il limitato ammontare della cifra destinata al Natale - quello che rimane dalle tredicesime che per il 75% sfumeranno in mutui e bollette - la contrazione dei consumi si attesterà intorno all'11%. Da ricordare che ci sono aree merceologiche dove la diminuzione degli acquisti si è fatta molto incisiva. Ad esempio, uno dei settori che risente maggiormente della crisi è quello dell’abbigliamento e delle calzature, con un meno 13%, di più ancora avviene nel settore dell’arredamento e dei mobili, elettrodomestici compresi, qui si è sfiorato il 20%, mentre si comprano meno profumi rispetto all’anno scorso in ragione dell’8%, meno giocattoli e giochi in genere, in ragione del 2% e meno alimentari per un altro 2%. In controtendenza vanno l'elettronica di consumo, con un più 3% legato al passaggio al digitale delle aree del Nord del Paese, e l'editoria che presenta un andamento stabile. Fonte:Help Consumatori Giuliano Marchese contatore
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