Chi ha figli ben lo sa, costa molto mantenerli, ma costano tantissimo per l'istruzione e per di più obbligatoria. Oggi mantenere un figlio agli studi è quanto mai gravoso, mantenerne due ancor di più, tre quasi impensabile. Sarà per questo che le
famiglie italiane sono tanto restie a fare figli? Ad ogni modo, volete sapere, secondo calcoli attendibili,quanto costa mantenere un figlio a scuola? Non all'Università, soltanto a scuola!
Secondo l’
Adoc, dall’asilo all’ultimo anno di superiori, il percorso scolastico di un figlio costa in media 12.000 euro. Ma oltre ai costi elevati ci sono innumerevoli ostacoli per i genitori, soprattutto se sono entrambi lavoratori. L’
Associazione dei consumatori chiede al Governo più attenzione verso i genitori, una componente trascurata dalla nuova riforma della scuola.
Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc, riassume il calvario, sia dal punto di vista organizzativo sia da quello economico, che i genitori devono subire per mandare i figli a scuola: “Si parte dal lungo periodo di ambientamento negli asili, caso unico in Europa, che costringe i genitori ad assentarsi ripetutamente dal lavoro, per finire ai giorni persi a causa delle scuole trasformate in seggi elettorali, passando per le “temute” vacanze estive, con i genitori a lavoro e i figli lasciati a parenti o ai costosi centri estivi”.
Dal punto di vista economico l’intero percorso scolastico costa in media 12mila euro per figlio, considerando solo la spesa per libri, materiale didattico e corredo. La spesa media per l’asilo si attesta sui 2.500 euro l’anno, il ciclo delle elementari prevede un esborso medio di 1.100 euro all’anno, le medie 1.200 euro e le superiori ben 2.000 euro.
Secondo l’
Adoc, il 40% delle famiglie non riesce a sostenere le spese per la scuola. Le famiglie italiane già vivono al limite delle loro possibilità, nel corso di questi ultimi anni hanno dovuto drasticamente tagliare consumi, risparmi e investimenti. Siamo invece fortemente convinti che, adottando un modello simile a quello presente in Francia e nel Nord Europa, ovvero più figli più aiuti, le famiglie, vera spina dorsale del Paese, possano tornare a respirare e a reinvestire. A nostro avviso occorre intervenire subito per ridurre i costi sostenuti dalle famiglie, prevedendo importanti detrazioni fiscali significative sull’acquisto di libri scolastici e materiale didattico, alla pari di quanto previsto per i costi sostenuti per le iscrizioni ai corsi, e almeno fino alla fine della scuola dell’obbligo. Va realizzato un sistema di aiuti e detrazioni che si avvicini al modello scandinavo, dove le spese per i materiali didattici sono completamente a carico dello Stato. Investire sulla scuola, sulla formazione, sulla cultura, è fondamentale e irrinunciabile. Ma se non vengono forniti alle famiglie, ai cittadini gli strumenti più idonei per lo sviluppo si rischia di rimanere indietro, senza possibilità di ripresa. Ricordiamoci anche che la crisi delle imprese è spesso causata dal calo dei consumi. Prevedendo incentivi alle famiglie queste potrebbero tornare a spendere, rilanciando di conseguenze il sistema industriale, commerciale e turistico.”
Ufficio Stampa Help Consumatori
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Tags: Adoc, Associazioni Consumatori, Scuola
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on lunedì, settembre 7th, 2015 at 11:51 and is filed under Attualità, Difesa consumatori, Economia e borse, Finanza, Primo piano, Pubblica utilità.
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