Selfie in sala operatoria: abitudine dannosa e lesiva per il paziente
“Gli scatti in sala operatoria ci offendono, e offendono la dignità e la sofferenza dei pazienti, trattati come un vero e proprio trofeo da immortalare. Pretendiamo che l’Ordine intervenga con urgenza per sanzionare i professionisti coinvolti, di fronte a questa evidente mancanza di rispetto di più articoli del codice deontologico che hanno sottoscritto, e quindi per non minare il rapporto di fiducia tra medico e paziente”.E anche quest'ultimo aspetto merita attenzione, se solo si pensa quanti germi e agenti patogeni è in grado di trasferire uno smartphone all'interno della sala operatoria che andrebbe mantenuta il più sterile possibile. Giuliano“Non è certamente questa l’umanizzazione di cui si parla da anni, vedere immagini del genere ci rammarica profondamente, in un momento in cui i pazienti si aspettano il massimo della serietà e dell’attenzione da parte di chi li accoglie in sala operatoria. E nel frattempo ci sembra una beffa sentir parlare di riformare la responsabilità professionale che ribalta l’onere della prova sul cittadino. Questi comportamenti – conclude Aceti – non rendono merito alla professione. E ci sorge più di qualche dubbio anche su profili di rischio legati alla sicurezza in sala operatoria, come la contaminazione che può derivare dall’uso dello smartphone in quelle condizioni”.
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