Sembra un mutuo, ma non lo è…

neonato   170 mila euro: non è il costo di un mutuo, ma la spesa che serve per crescere un figlio da zero a 18 anni, secondo uno studio di Federconsumatori. Il sorriso d’un figlio ripaga di tutti i sacrifici del mondo e ben lo sanno le mamme multitasking che corrono dal lavoro alla casa e dalla casa all’asilo dei pargoli. Ma avere un figlio rappresenta anche un impegno economico importante. Tanto ingente che, per Federconsumatori, da zero a 18 anni può richiedere una spesa che varia da 113 mila euro fino a oltre 270 mila euro. Che cresce molto di più dell’inflazione, anche in periodo di crisi economica. E, naturalmente, dipende anche dal reddito familiare.   [banner network="altervista" size="300X250" corners="rc:0"] L’associazione ha fatto uno studio in cui monitora i costi per mantenere e crescere un figlio fino alla maggiore età. La conclusione cui giunge è che “in media i costi diretti di mantenimento e crescita di un figlio fino a 18 anni comportano tra il 25% e il 35% di spese in più rispetto ad una coppia senza figli e di pari reddito. Se a questi costi si sommano anche quelli indiretti ne consegue che per le famiglie gli attuali oneri economici si possono definire quantomeno scoraggianti la natalità”. Già in precedenti ricerche, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato l’impegno economico che sta dietro ai figli: nel 2012 i costi per un figlio nel primo anno di vita oscillano da 6.350 euro fino a circa 14 mila euro, con un aumento del 3-4% rispetto al 2011; i costi per l’anno scolastico 2011-2012 per uno studente di prima media sono pari a poco meno di 900 euro; i costi per mantenere uno studente universitario sono di 1.300 euro per gli studenti in sede e sfiorano i 9.000 euro annui per i fuorisede. Per completare la fotografia, l’associazione ha cercato di stimare il quadro complessivo della spesa per mantenere un figlio dalla nascita fino a 18 anni. “Dall’indagine – afferma Federconsumatori – è emerso che i costi si differenziano fortemente in relazione al reddito disponibile della famiglia: per una famiglia bi-genitore con un reddito netto annuo di 37.500 euro crescere un figlio costa mediamente 170.940 euro”.   Le spese più consistenti riguardano i costi di abitazione e alimentazione, rispettivamente pari al 29% e al 17% del totale. Le voci che aumentano maggiormente sono quelle relative all’educazione e alla crescita, che salgono del 5%, quasi il doppio rispetto al tasso di inflazione. Nonostante i tempi di crisi economica, evidenzia Federconsumatori, i costi per crescere un figlio registrano una continua crescita (non solo in Italia) molto più veloce rispetto al tasso di inflazione. “Dalla ricerca emerge chiaramente che fare un figlio rischia di diventare un lusso riservato a pochi”, commenta il presidente dell’associazione Rosario Trefiletti.   Per Federconsumatori la conoscenza dei costi che stanno dietro alla natalità e alla crescita dei figli è fondamentale perché tali costi “dovrebbero costituire la base per le politiche pubbliche di sostegno alla natalità”. Si tratta di costi naturalmente molto variabili, che dipendono dal reddito familiare, dall’età dei figli, dalla composizione del nucleo familiare, dagli stili di consumo, dal welfare disponibile e dal luogo di residenza. Lo studio fatto prende a riferimento le spese attribuibili ad 1 figlio di 16 anni, con un altro figlio minore, in una famiglia con due genitori che abita in una grande realtà urbana del centro-nord e in una casa di circa 100 mq di proprietà, con mutuo o affitto da pagare.   Emerge che per crescere un figlio fino alla maggiore età, a seconda dei livello di reddito, possono servire da circa 114 mila euro a oltre 270 mila euro. Per la precisione: in famiglie a reddito basso o monoreddito, la spesa totale per un figlio a 18 anni è stimata in circa 113.700 euro;  per una famiglia con un reddito medio netto stimato in 37.500 euro l’anno, questo costo sale a 170.940 euro; per una famiglia con reddito superiore a 68 mila euro annui, la spesa totale per un figlio a 18 anni può ammontare addirittura a 271.350 euro.   Alimentazione, abbigliamento, trasporti, salute, cura ed educazione: per una famiglia a reddito basso, la somma di queste voci di spesa fa un totale annuo di 7.100 euro, che diventano 11.365 per una famiglia a reddito medio e 15.800 euro annui per il nucleo familiare a reddito elevato. Si tratta di una “rata” mensile – brutta parola, ma rende l’idea – che varia da poco meno di 600 euro a oltre 1.300 euro. Per evitare che tutto questo rappresenti un freno, e che avere figli diventi un lusso, sono necessarie politiche a sostegno delle famiglie e della natalità.   Agenzia Help Consumatori
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