Spending review: ecco come la pagheremo sulla nostra salute

  Il neonato morto al San Giovanni di Roma per uno scambio di flebo. Al Careggi di Firenze una trasfusione sbagliata ha ucciso un uomo di 60 anni. Ad Agrigento un feto dato per morto è nato, invece, vivo. Sono diversi giorni che le pagine di cronaca dei quotidiani raccontano storie di malasanità. Eppure, secondo qualcuno, le cose sono destinate a peggiorare. La spending review, infatti, non farà bene alla sanità. Le previsioni sono delle più buie: secondo la Cgil si tratta di “una scure che si abbattera’ sulla sanita’ per 4,7 miliardi di tagli ai finanziamenti che si aggiungeranno agli 8 miliardi previsti dalla precedente manovra”. “Il tutto per un totale di oltre 21,5 i miliardi di tagli cumulati nel prossimo triennio”, prosegue la Cgil.[banner type="default" align="alignright" corners="rc:0"] “Invece di operare una seria riorganizzazione della Sanita’, attraverso una vera lotta agli sprechi, taglia ancora finanziamenti fino a compromettere il diritto dei cittadini alla tutela della salute e a ricevere cure di qualità” si legge in una nota del sindacato.Anche dalla Conferenza delle Regioni che si è riunita ieri non sono arrivate notizie rassicuranti: “Con questi tagli le Regioni rischiano di non firmare il Patto per la Salute e neanche di poter gestire la Sanita’ il prossimo anno” ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ”Non sono tagli alla spesa ma ai servizi per i cittadini – ha proseguito Spacca -. La spending review fatta cosi’ e’..... l'articolo continua sotto[banner network="altervista" size="125X125" corners="rc:0"]articolo
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