Spese in famiglia: c’è chi all’interno della casa costa più della casa stessa

[banner network="altervista" size="468X60"]   Quando pensiamo alle cifre in euro costituite da almeno cinque zeri, siamo soliti immaginare il costo degli immobili, visto che la tanto agognata casa viaggia sempre più spesso con costi ben al di sopra dei centomila euro. Eppure, se per far fronte ad una cifra del genere e spesso molto superiore impieghiamo più di vent’anni, mediante un apposito mutuo che, oltretutto, di questi tempi, diviene sempre più difficile ottenere, all’interno della nostra famiglia un solo amato figlio da quando nasce a quando diviene maggiorenne costa addirittura più della casa che abita, visto che secondo un’indagine della Federconsumatori il pargolo che ci accoglie a braccia aperte al nostro rientro in casa può arrivare a costare qualcosa come 300 mila e mediamente non meno di 170 mila euro. Il risultato è che rispetto ad una coppia di pari reddito ma senza figli, un’altra con prole anche rappresentata da un unico erede spende qualcosa come il 35% in più dell’intero reddito familiare. Ne deriva che in tempi di crisi come gli attuali, fare figli diviene sempre più complicato. Un figlio, almeno secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori incide sul reddito familiare con una spesa che fluttua da 6.350 euro fino a 14 mila euro all’anno, a seconda del reddito della famiglia, il che significa quasi il 4% in più se raffrontiamo il dato relativo al 2012 rispetto a quello dello scorso anno. Infatti si è visto che i costi per l’anno scolastico 2011-2012 per uno studente di prima media sono pari a poco meno di 900 euro; i costi per mantenere uno studente universitario sono di 1.300 euro per gli studenti in sede e sfiorano i 9.000 euro annui per i fuorisede. Per completare la fotografia, l’associazione ha cercato di stimare il quadro complessivo della spesa per mantenere un figlio dalla nascita fino a 18 anni. “Dall’indagine – afferma Federconsumatori – è emerso che i costi si differenziano fortemente in relazione al reddito disponibile della famiglia: per una famiglia bi-genitore con un reddito netto annuo di 37.500 euro crescere un figlio costa mediamente 170.940 euro”.[banner type="default" align="alignleft"]Insomma, i figli costano e le voci di spesa più pesanti riguardano l’abitazione e l’alimentazione che incidono la prima per il 29% e la seconda per il 17%, poi ci sono le voci relative all’educazione, leggi 5%, quasi il doppio rispetto al tasso di inflazione. Nonostante i tempi di crisi economica, evidenzia Federconsumatori, i costi per crescere un figlio registrano una continua crescita (non solo in Italia) molto più veloce rispetto al tasso di inflazione. “Dalla ricerca emerge chiaramente che fare un figlio rischia di diventare un lusso riservato a pochi”, commenta il presidente dell’associazione Rosario Trefiletti. Per Federconsumatori la conoscenza dei costi che stanno dietro alla natalità e alla crescita dei figli è fondamentale perché tali costi “dovrebbero costituire la base per le politiche pubbliche di sostegno alla natalità”. Si tratta di costi naturalmente molto variabili, che dipendono dal reddito familiare, dall’età dei figli, dalla composizione del nucleo familiare, dagli stili di consumo, dal welfare disponibile e dal luogo di residenza. Lo studio fatto prende a riferimento le spese attribuibili ad 1 figlio di 16 anni, con un altro figlio minore, in una famiglia con due genitori che abita in una grande realtà urbana del centro-nord e in una casa di circa 100 mq di proprietà, con mutuo o affitto da pagare. Emerge che per crescere un figlio fino alla maggiore età, a seconda dei livello di reddito, possono servire da circa 114 mila euro a oltre 270 mila euro. Per la precisione: in famiglie a reddito basso o monoreddito, la spesa totale per un figlio a 18 anni è stimata in circa 113.700 euro; per una famiglia con un reddito medio netto stimato in 37.500 euro l’anno, questo costo sale a 170.940 euro; per una famiglia con reddito superiore a 68 mila euro annui, la spesa totale per un figlio a 18 anni può ammontare addirittura a 271.350 euro. Alimentazione, abbigliamento, trasporti, salute, cura ed educazione: per una famiglia a reddito basso, la somma di queste voci di spesa fa un totale annuo di 7.100 euro, che diventano 11.365 per una famiglia a reddito medio e 15.800 euro annui per il nucleo familiare a reddito elevato. Si tratta di una “rata” mensile – brutta parola, ma rende l’idea – che varia da poco meno di 600 euro a oltre 1.300 euro. Per evitare che tutto questo rappresenti un freno, e che avere figli diventi un lusso, sono necessarie politiche a sostegno delle famiglie e della natalità. Fonte: Help Consumatori
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