Strage Bus: non dimentichiamo le vittime, semmai, indignamoci!

pullman-irpinia-venti-mortistrage bus-3   E’ passato solo qualche giorno dai funerali delle vittime del Bus precipitato dal viadotto dell’autostrada in Irpinia e, forse distratti dalle ferie d’agosto, per chi ci va, o dai problemi quotidiani sempre più pesanti per gli italiani, stiamo rischiando di dimenticare quanto avvenuto, in un certo senso, contravvenendo al monito del vescovo che celebrò i funerali delle vittime che invocava i presenti affinché non scordassero quelle povere vittime venute a mancare proprio mentre stavano concedendosi una rara vacanza. Ma forse questi giorni che ci distanziano dal tragico evento devono servire per farci riflettere, non solo sul cordoglio e sulla vicinanza affettiva a quanti morirono in quel maledetto pullman, ma dovranno farci pensare alla eccessiva indifferenza che mostriamo, mista ad una stramaledetta rassegnazione che troppe volte ci assale, di fronte al degrado della cosa pubblica, anche quando questa sia gestita dai privati. Un esempio? Chiediamoci perché hanno ceduto i New Jersey. Hanno mai pensato, ad esempio, le Società che gestiscono le autostrade in Italia, di informarci sulla massima tenuta di queste protezioni in caso di impatto con un veicolo? [banner type="default" corners="rc:0"]Eppure le nostre strade e soprattutto le Autostrade sono quelle più trafficate di mezzi pesanti, rispetto ad ogni altro Paese d’Europa, ma mai nessuno è al sicuro in tratti stradali dove i New Jersey non sono in grado di trattenere un mezzo, sia pure rappresentato da un bus, che li urta ad una certa velocità che, per quanto elevata, non sarà mai paragonabile a quella di una vettura di Formula Uno. E se le Società di Autostrade dispongono di barriere di contenimento in prossimità di viadotti e ponti tali da non poter trattenere un bus, si inibisca l’ingresso ai mezzi pesanti all’interno delle Autostrade, almeno fino a quando non si possa viaggiare in totale sicurezza. [banner network="altervista" size="300X250" corners="rc:0"]

strage bus-4

Troppo facile intascare i pedaggi e poi non garantire gli standard di sicurezza ai passeggeri e agli utenti in genere. “E’ giusto esprimere il sostegno e la partecipazione del paese al dolore delle famiglie per questa immane sciagura”, affermano due associazioni,dei consumatori importanti come Adusbef e Federconsumatori, che però “si chiedono se ciò sia sufficiente” e ritengono che il Governo dovrebbe attivare una verifica delle soluzioni costruttive adottate dalle più grandi imprese del paese per la costruzione delle autostrade. “Adusbef e Federconsumatori non vorrebbero più avere lutti nazionali ma ciò è possibile solo se chi dirige il paese agisce per non avere più lutti nazionali. Le scelte fatte fino ad oggi per non dispiacere alle grandi imprese di costruzioni, rischiano di costringerci ad altri lutti, ad altre disperazioni”. E, purtroppo, è proprio così, visto che per lo meno i New Jersey in quel tratto di strada erano stati collocati e che dire delle tante, tantissime arterie stradali dove a protezione dei mezzi che le percorrono esistono solo degli inutili se non addirittura dannosi guardrail alti meno di 50 centimetri? strage bus 5
Be Sociable, Share!

Tags: , ,