Strisce Blu: “se non gratti“ non ti multo!

Spettacolare sentenza quella di un Giudice di Pace di Bari che ha annullato una multa che la Società a partecipazione comunale deputata alla regolamentazione dei parcheggi nelle aree di sosta regolamentate dalle strisce blu, aveva comminato ad un cittadino reo di non aver “grattato” il biglietto che gli dava diritto al parcheggio. Tale decisione è quanto mai straordinaria e, soprattutto inedita, perché rischia di provocare un gigantesco effetto domino con ricadute a livello nazionale, sovvertendo di fatto le regole basilari che regolamentano la sosta negli stalli contrassegnati dalle strisce blu. E così, dopo l’annullamento di quelle multe elevate nelle stesse aree, a causa della mancanza di altrettanti spazi destinati al libero parcheggio come previsto dalla Legge, adesso assistiamo ad un’altra pronuncia della Magistratura con tutta l’aria di sollevare un polverone senza precedenti. Ma perché il Giudice di Pace ha annullato la multa? Per la semplice ragione che il Comune di Bari “ha omesso di allegare la delibera con cui venivano fissate le condizioni e le tariffe in conformità delle direttive del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti». Senza considerare, come si evince leggendo la sentenza del giudice di pace Ricardo Occhinegro, «che il ricorrente aveva prodotto il pagamento della sanzione di un’altra infrazione commessa lo stesso giorno. nonostante la limitazione della sanzione per 24 ore». Cioè, quanto accaduto nel capoluogo pugliese non è tanto diverso da quanto potrebbe accadere a tanti altri Comuni italiani e tutto ciò ha solamente dell’incredibile. Si sono collocate le strisce blu e ci si è dimenticati di ispirarsi ai regolamenti del Ministero dei Trasporti come del resto previsto dal Codice della Strada. Ancora più pesante il giudizio delle Associazioni dei Consumatori. Tutte le sanzioni e non solo elevate dalla Polizia Municipale del Comune di Bari e dagli ausiliari alla sosta giustificate dalla mancanza del grattino, potrebbero essere annullate. Insomma, gli Enti Locali non possono decidere, deliberare e reprimere in mancanza di un regolamento nazionale e, dunque, se lo fanno ne pagano le conseguenze e, una volta tanto, con grande ristoro da parte dei cittadini. Giuliano Marchese
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