Ogni anno nel Po finiscono quasi
due tonnellate e mezzo di farmaci, un terzo dei quali provenienti dai residui milanesi. Fra questi,
medicinali e ormoni naturali e sintetici,
droghe, disinfettanti e sostanze chimiche usate per i
cosmetici. Questo il risultato cui è giunta una ricerca svolta dall’
Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’, co-finanziata dalla Fondazione Cariplo e condotto dall’Istituto diretto da Silvio Garattini, in collaborazione con la società Metropolitana Milanese, che gestisce a Milano il Servizio idrico integrato. La ricerca ha studiato i contaminanti definiti ‘emergenti’ sia nelle acque sotterranee (fra cui quelle potabili), sia in quelle superficiali, come i fiumi, nella Provincia di Milano. Si tratta di sostanze molto varie, in genere prodotte dalle attività umane, industriali, agricole, che contaminano acque superficiali e profonde.
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