Tasse: quando le imposte sono incostituzionali, andrebbero evase

Anche le imposte possono essere incostituzionali, un esempio? L’imposta di scopo decennale sugli immobili che è pari allo 0,50% e serve per finanziare le spese degli enti locali. Viene intanto da pensare, per prima cosa, che gli enti locali sono maestri nell’aver sperperato denaro pubblico, ma non solo, occhio all’art. 53 della Costituzione quando stabilisce che ognuno deve pagare le tasse in base alla propria capacità contributiva.   [banner type="default" link="000000" text="000000" url="000000" corners="rc:0"]Può mai essere equa un’imposta che non calcola la capacità contributiva del singolo contribuente, ma il possesso di una casa che, se è prima casa, non può stabilire la reale ricchezza del singolo proprietario. Sulla prima casa adesso grava l’IMU che va dallo 0,4 allo 0,6% , calcolata sulle rendite catastali aumentate dal 105 al 160% e se aggiungiamo la tassa di scopo giungiamo tranquillamente all’1,1% del valore catastale. [banner network="altervista" size="300X250" align="aligncenter" corners="rc:0"]Insomma, gli attuali politici, con la scusa di salvare l’Italia, non a caso si chiama Decreto Salva Italia, ci hanno appioppato, il nuovo bollo bancario, l’imposta sul lusso, l’IMU anticipata col pagamento del 2012, la stessa imposta che ha aliquote e base di calcolo ben più alta di quanto non fosse l’ICI, per non contare le imposte indirette, una per tutte, le accise sulla benzina. A questo punto la domanda nasce spontanea, ma se gli italiani non hanno più soldi, chi potrà permettersi queste sempre nuove tasse?
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