Trenitalia: che c’azzecca con la Grecia

Ma che c’azzeccherà Trenitalia con la Grecia, ovvero, perché un viaggiatore di Trenitalia dovrebbe essere risarcito dalla stessa in vista del viaggio che lo stesso passeggero doveva compiere per andare in Grecia? C’entra eccome, perché quanto successo al turista italiano che voleva recarsi in Grecia per coronare il suo sogno e che s’è visto sfumare il tutto a causa del ritardo di un’ora e mezza del treno su cui viaggiava è passibile di risarcimento da parte di Trenitalia per il danno da vacanza rovinata, per un totale del risarcimento pari a 1.435 euro.Lo rende noto l’importante Associazione dei Consumatori, Confconsumatori che denuncia quanto occorso ad un turista che doveva raggiungere Bari da dove avrebbe proseguito in traghetto verso la sua destinazione prevista, la Grecia. Trenitalia dovrà risarcire il danno da vacanza rovinata. [banner type="default" align="alignright"]Il giudice di pace di Pescara ha infatti dato ragione ai due turisti che si erano visti costretti a rinunciare alle ferie. La coppia aveva prenotato una vacanza in Grecia, tramite un’ agenzia viaggi, ma alla partenza il treno che da Sulmona avrebbe dovuto portarli a Bari per permettere loro di imbarcarsi verso la Grecia, accumula un ritardo di 87 minuti e causa la perdita della coincidenza con il traghetto. Dopo aver trascorso la notte a Bari e non essere riusciti a partire, i turisti tornano a Sulmona e si appoggiano a Confconsumatori per ottenere un risarcimento.[banner network="altervista" size="300X250" align="alignleft"] Complessivamente il Giudice ha riconosciuto un danno di 1.435 euro: 935 euro per la vacanza persa e pagata in anticipo, più 500 euro per il danno morale “conseguente alla sofferenza e allo stress per lo stravolgimento delle aspettative”, si legge nella sentenza. Sostiene Domenico Taglieri, presidente di Confconsumatori Abruzzo: “È una vittoria importante: l’acquisto del biglietto equivale alla sottoscrizione di un contratto con cui Trenitalia, dietro pagamento di un corrispettivo, si impegna a trasportare le persone in un dato luogo e in un dato tempo e diventa pertanto responsabile per i danni causati dalla non corretta esecuzione. Inoltre il giudice ha ritenuto di condannare l’azienda anche per i danni non patrimoniali per il mancato godimento della villeggiatura: danno da vacanza rovinata”.  
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