È
allarme rosso per il
turismo italiano. Nei primi 5 mesi del 2012 si è assistito ad un marcato calo delle presenze alberghiere degli italiani (-4.7% rispetto allo stesso periodo del 2011); tengono le presenze straniere che crescono + 5.1%. I dati sono relativi al consueto monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione (l’inchiesta è stata svolta dal 5 al 10 giugno, intervistando con metodologia internet 1.192 imprese, distribuite a campione sul territorio nazionale).“Il pre-consuntivo alberghiero dei
primi cinque mesi conferma lo stato di grave
recessione nel quale è entrato il settore” afferma il
Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca “e da uno dei più noti comparatori on line arriva l’indicazione che nei
mesi estivi le
tariffe alberghiere italiane subiranno un
calo mediamente del 6%”.
“Dai nostri dati appena elaborati -prosegue Bocca- emerge una
situazione difficilissima che evidenzia come nel giro di pochi mesi la
componente italiana, falcidiata dalla crisi economica in corso, abbia
tagliato i propri consumi turistici in modo trasversale senza distinzione di ceto sociale o livello reddituale.[banner type="default" align="alignleft" corners="rc:0"]
“Inoltre -evidenzia il Presidente degli albergatori italiani- l’
incremento che gli
stranieri hanno fatto segnare riguarda essenzialmente le
aree delle città d’arte e dello shopping, penalizzando al momento le
località marine e montane, ma comunque con evidenti
tagli della capacità di spesa della componente d’oltreconfine.
“Dobbiamo peraltro evitare che il
terremoto -sottolinea Bocca- dopo aver causato danni e sofferenze nelle località colpite dal movimento tellurico, determini
ulteriori effetti negativi anche su
attività economiche e località che non sono state interessate direttamente dal sisma.
“In questi giorni, -rivela Bocca-
abbiamo scritto al Presidente del Consiglio, Mario Monti, per ringraziarlo di quanto il Ministro del Turismo, il Ministro degli Esteri e l’Enit hanno fatto per avviare iniziative di rilancio e di corretta informazione, ma gli abbiamo anche chiesto un
suo personale intervento volto a
rassicurare non solo gli
italiani ma il
mondo intero sulla
fruibilità delle strutture ricettive e del patrimonio culturale.[banner network="altervista" size="300X250" align="alignright" corners="rc:0"]
“
Chiediamo a Governo e Parlamento, -conclude Bocca- nel varare le misure per la ripresa dei consumi, di pensare alle peculiari esigenze del settore, aiutando le nostre imprese con
incentivi fiscali sia sul fronte
edilizio sia su quello
occupazionale”.
D’altronde questi dati trovano conferma nelle
previsioni eleborate da Federconsumatori secondo cui le famiglie sono sempre più costrette a tagliare o, addirittura, a rinunciare alle vacanze. Secondo le prime stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti,
solo 1 italiano su 3 partirà per le vacanze, appena il 34% dei cittadini, pari a 20,4 milioni. Non si ridurrà solo il numero degli italiani pronti a partire, si ridimensionerà soprattutto la spesa destinata alle vacanze estive. Chi deciderà di partire, infatti, viaggerà al risparmio, riducendo la durata del proprio soggiorno o sperimentando nuove modalità come lo scambio casa o formule last second.
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on mercoledì, agosto 22nd, 2012 at 12:25 and is filed under Attualità, Difesa consumatori, Primo piano, Pubblica utilità.
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