Usura: a causa della crisi il fenomeno si è impennato!

La crisi economica, non è solo un problema per le imprese e per la Nazione in generale, è un dramma sociale, atteso che la criminalità organizzata, proprio da una congiuntura economica sfavorevole, può dare impulso alle proprie attività criminali, come dimostra il dato secondo il quale, a causa della crisi economica italiana, è aumentata l'usura nel nostro Paese in maniera sensibile. Secondo un'indagine effettuata dalla CGIA di Mestre, a causa della crisi economica, l'usura è sensibilmente aumentata sopratutto nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia, contro un Nordovest dove la situazione è migliorata rispetto al periodo precedente la crisi e nel Nord est dove il fenomeno tende invece ad aumentare. Fra le regioni d'Italia dove si sente più forte la minaccia usura, la Campania che, prendendo un indicatore medio pari a 100, riguardo il rischio usura, vede la regione del mezzogiorno d'Italia collocarsi a 166, come dire che su cento fatti d'usura, almeno 66 accadono in Campania, per lo meno quelli denunciati, visto che molti episodi non vengono neanche segnalati all'Autorità Giudiziaria. Seguono regioni come il Molise (158,3), la Calabria (146,3), la Puglia (146,1), la Sicilia (134,9). Nel favorire questo vero e proprio dramma sociale diversi fattori studiati insieme dalla CGIA di Mestre che, prendendo spunto dalla crisi economica, vanno ad aggiungersi alla stessa. Dunque, come non vedere nella disoccupazione, nei fallimenti, nei protesti, nei diversi tassi di interesse applicati dalle banche in zone diverse del Paese, le aggravanti per tutto il comparto produttivo nazionale. A complicare il tutto ci si mette anche il fatto che l'usura è un reato ancora poco denunciato e che dunque rimane sommerso e impunito. D'altro canto non si può dire che la classe politica italiana faccia molto per sconfiggere questa piaga sociale. Si pensi che uno dei motivi per cui ci si indebita coi cravattari, oltre a quelli esaminati, sono, almeno per gli imprenditori, le scadenze fiscali che in qualche modo incitano commercianti e artigiani a ricorrere a finanziamenti illegali, usura compresa. Tutto ciò senza dimenticare che ai cravattari ricorrono anche disoccupati e lavoratori dipendenti che hanno scadenze indifferibili, oppure che sono reduci da licenziamenti e malattie e per i quali le cifre messe loro a disposizioni sono sicuramente di importo minore, ma già sufficiente per rovinare una persona e gettare nel dramma la sua famiglia!
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