Voli low cost: perchè il prezzo d’acquisto è sempre più alto?

Ma è giusto che quando si prenota un biglietto aereo presso una compagnia low cost si immagina di comprarlo, ad esempio, a 29,99 euro e al momento dell’acquisto lo stesso biglietto costa possibilmente oltre 90 euro? Non è per nulla giusto, anzi, è una pratica scorretta che andrebbe con forza sanzionata e per farlo bisognerebbe imporre alle Compagnie aeree che attuano un tale comportamento di esplicitare, in modo chiaro e visibile al momento della prenotazione, i supplementi che per Legge il consumatore va a pagare. Infatti tali supplementi andrebbero contestati perché le Compagnie hanno l’obbligo di includerli nel costo del biglietto e non scorporarli ad arte quando pubblicizzano i biglietti aerei. Vediamo a cosa ci si riferisce: spese di prenotazione, costi di transazione, spese amministrative o spese di servizio, specialmente se questi costi vengono calcolati a persona e a tratta; • costo di check-in o di registrazione; • quota per avere la garanzia di un posto riservato sull'aereo; • supplemento carburante ingiustificato (sia per collegamenti regolari che per voli charter); • altre sovrattasse (supplemento per primo bagaglio, quota di partecipazione toilette...). "È necessaria maggiore trasparenza" - scrive Altroconsumo che chiede alle compagnie aeree low cost di comunicare il prezzo finale del volo fin dall'inizio della prenotazione, eliminando prezzi supplementari aggiunti successivamente in modo da poterli facilmente comparare con i prezzi di altre compagnie. Altroconsumo invita chiunque abbia avuto un'esperienza del genere o sia stato vittima di aumenti ingiustificati delle tariffe delle compagnie aeree, ad inviare una mail, raccontando com'è andata. Le testimonianze saranno inserite all'interno della denuncia che l'Associazione invierà alle autorità competenti. Fonte: Help Consumatori
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