Acqua alcalina ionizzata: che bufala!

acqua_pura_alcalina_ionizzata Ormai la bufala dell’acqua alcalina ionizzata, presentata come la panacea di tutti i mali, è stata svelata da più fronti: non ci sono prove scientifiche di effetti benefici su malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione eccetera. Lo ha confermato di recente l’ennesima multa per pratica commerciale scorretta inflitta da Antitrust a due società che vendono apparecchi per la produzione domestica di acqua alcalinizzata. Altroconsumo ribadisce: l’alcalinizzazione dell’acqua, operata da questi apparecchi, non è un processo definitivo e irreversibile. Questo significa che, nel momento in cui l’acqua entra a contatto con il nostro stomaco, questa viene neutralizzata dal PH acido contenuto al suo interno. In pochi secondi, perciò, l’acqua perde i suoi tanto decantati benefici. Inoltre non esiste documentazione riconosciuta in ambito scientifico che sostenga le doti salutistiche dell’acqua alcalina e mancano le evidenze che un consumo regolare migliori lo stato di salute o prevenga malattie. Inoltre, come ha evidenziato l’Antitrust, secondo il regolamento europeo su claim alimentari le indicazioni salutistiche riferite all’acqua alcalinizzata sono ingannevoli, perché riconoscono all’acqua proprietà e caratteristiche che la stessa non può vantare. Altroconsumo ha precisato più volte nelle sue inchieste sulla qualità dell’acqua e sui depuratori domestici il suo forte scetticismo su questi apparecchi che vantano i benefici dell’acqua alcalinizzata. Attenzione quindi a chi cerca di vendere questi prodotti utilizzando informazioni e documentazioni pseudo-scientifiche e facendo leva sulle preoccupazioni che riguardano la salute. L’acqua da bere deve avere un PH neutro che, per legge, deve essere compreso tra 6,5 e 9,5, deve avere una composizione chimica equilibrata e deve essere microbiologicamente pura. A garantire che questi parametri siano rispettati ci pensano gli acquedotti e le ASL, che controllano quotidianamente l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti. L’ultima inchiesta dell’Associazione ha confermato che l’acqua nelle nostre città è mediamente buona. Per arrivare anche nelle zone non raggiunte dalla nostra inchiesta, è nata We test water, la piattaforma di crowdfunding nata per analizzare in maniera condivisa l’acqua di condomini, palestre, scuole e fontanelle pubbliche. È possibile partecipare finanziando analisi già avviate, oppure puoi farti promotore di un nuovo test. Help Consumatori contatore visite sito html
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