Questo non è un Paese per vecchi. A scappare dall’Italia non sono più soltanto giovani laureati e disoccupati che si recano all’estero per cercare “fortuna”. Anche gli anziani, costretti a cercare di sbarcare il lunario con pensioni che vanno dai 600 ai 1000 euro al mese, lasciano l’Italia per raggiungere paradisi low cost dove vivere, e soprattutto curarsi, costa decisamente meno che nel Bel Paese. A dirlo è un dossier di Fipac dal titolo “Nonni in fuga: sanità poco accessibile per gli anziani”, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
La
sanità sembra essere diventata infatti un lusso che i più di 7 milioni di over 65 italiani che vivono con
pensioni minime non possono permettersi. I dati del
Censis dicono che sono oltre 9 milioni gli italiani che hanno rinunciato a curarsi a causa dei costi troppo alti della sanità a causa dei quali rimandano visite e interventi o non acquistano i
farmaci prescritti quando non sono rimborsabili. Di questi, ben 2 milioni sono anziani, ossia la categoria di persone che tecnicamente avrebbe più bisogno di cure. Per aggirare le alte spese che riguardano la salute, gli anziani stanno iniziando a seguire percorsi alternativi per così dire “low cost”. Sempre più frequentemente, infatti, si recano all’estero per affrontare le cure mediche. In particolare, andare dal dentista in Italia è diventato proibitivo così ci si sposta in paesi come la Romania, dove è possibile risparmiare fino al 50-60% (viaggio e alloggio compreso). È indubbio che, recandosi all’estero per curarsi, si rinuncia al sostegno post-intervento ma i pensionati italiani sono disposti a correre qualche rischio pur di assicurarsi un sorriso nuovo.
Ci sono poi gli anziani che decidono di vivere stabilmente fuori dall’Italia, in paesi dove è possibile condurre una vita da pasha nonostante le entrate che nel nostro Paese basterebbero a malapena ad arrivare a metà del mese. Le rotte delle migrazioni dei pensionati italiani sono sempre più affollate (erano 300.000 gli anziani che si sono mossi dall’Italia nel 2011, 400.000 nel 2012 e le previsioni sono in aumento anche per il 2013 e 2014) e virano verso le Canarie, il Marocco, la Tunisia, la Repubblica Domenicana, il Costa Rica: tutti Stati dove il costo della vita è molto basso e con 40-80 euro al mese è possibile assicurarsi una polizza assicurativa a copertura totale per le spese sanitarie.
Per chi resta in Italia, sono sempre di più le richieste di consulti medici effettuati presso gli Ambulatori sociali, strutture sostenuto da associazioni di volontariato che fino a qualche tempo fa assistevano dal punto di vista sanitario principalmente gli stranieri in condizioni di indigenza. “È chiaro che il nostro sistema sanitario, pur essendo uno dei migliori al mondo, presenta alcune falle sulle quali occorre intervenire con immediatezza”, dice Massimo Vivoli, Presidente Fipac Confesercenti, “al Governo, in vista anche delle prossime elezioni europee, chiediamo un assunzione d’impegno affinché le condizioni dei pensionati italiani possano raggiungere gli stessi standard europei”. “Indispensabile” conclude Vivoli, “un adeguamento dei trattamenti minimi di pensione e l’innalzamento della no tax area, necessario per dare un po’ di ossigeno ai pensionati. Infine sarebbe opportuno garantire un bonus per integrare le pensioni a sostegno degli ex lavoratori autonomi”.
di Elena Leoparco
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Tags: anziani, Censis
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on giovedì, settembre 24th, 2015 at 10:10 and is filed under Attualità, Pubblica utilità.
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