Come sappiamo, con la scusa di tracciare ogni movimento di denaro, lo
Stato, grazie al Governo Monti, ha costretto qualcosa come 450 mila italiani pensionati con una pensione di poco superiore a mille euro, a rivolgersi alle
banche per riscuotere il vitalizio mensile.
Il risultato è che da adesso in poi, per il pensionato che dovrà riscuotere la pensione il ricorso al conto corrente bancario, oppure mediante
Postepay o Lottomatica, oppure, libretto postale, destinato a scomparire, però, diviene conditio sine qua non.
Visto che noi comuni mortali nulla possiamo per vanificare tale decisione, non perché siamo contrari alla moneta elettronica, ma perché non si può imporre, tout court, alla gente, soprattutto anziana, da un giorno all’altro di cambiare la propria esistenza, imponendo una rivoluzione al loro modo di gestire la pensione, null’altro possiamo fare che ricordare come le Banche, le uniche che da tutto questo ci ricaveranno profitti, abbiano predisposto appositi pacchetti per i pensionati.
Ricordiamo ad esempio
, Bnl-BnpParibas che ha presentato di recente il prodotto
Pensione Facile che oltre a spese annullate per il mantenimento del conto promette anche assistenza nei rapporti con
l’Inps. Anche UniCredit è scesa in campo con una sorta di libretto di risparmio nominativo provvisto di Iban. Libretto One ha un costo di 1 € al mese, offerta simile per
Bpm e Intesa San Paolo. E, ancora, occhio alla offerta de
l Monte dei Paschi di Siena che offre il proprio conto corrente al costo di 5 euro ogni tre mesi. Poi c’è
Banca Sella con il suo Conto Tuo Pensione con zero spese tenuta conto e 40 operazioni al trimestre mentre
Credem presenta Zero Assoluto per azzerare le spese, ma c’è anche Nonsolotre, che assicura qualcosa di interesse a chi lo sceglie.
[banner size="300X250" type="default"]
Insomma, basta guardare queste proposte per ben capire come il Governo dei banchieri, abbia fatto la mossa giusta per le banche. Al “povero” cittadino che dire? Che almeno scelga il prodotto migliore, insomma, il….
“male minore”, che per lo meno lo faccia imprecare di meno!
[banner network="altervista" size="468X60"]
Tags: banche, conti correnti, libretto di deposito
This entry was posted
on venerdì, gennaio 13th, 2012 at 11:21 and is filed under Attualità, Banche, Carte di credito, Economia e borse, Finanza, Primo piano, Pubblica utilità.
You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
Both comments and pings are currently closed.