“Abbiamo alle spalle il peggiore anno dell’Italia repubblicana in termini di
caduta dei consumi e l’intonazione delle attese di cittadini, lavoratori e imprese, non è certo favorita dall’attuale clima politico. E’ diffusamente riconosciuto che la crisi del paese ha cause lontane, poco affrontate, senz’altro non risolte”.
Così Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi, ha commentato i dati emersi dalla ricerca sulla situazione e le prospettive dell’economia italiana curata da Confcommercio.
Dall’indagine emerge un sostanziale pessimismo: tutte le variabili economiche, infatti, risultano peggiorate se confrontati coni dati del 2007. Così per le previsioni sul Pil che, rispetto al 2007, sarebbero ridotte del 10,7%. Stessa sorte per i consumi il cui calo, nel 2013, potrebbe essere del 2,4%.
In questo scenario, la fiducia delle famiglie è ai minimi storici, come le immatricolazioni di autovetture a persone fisiche. La fiducia rilevata dall’Istat presso gli imprenditori del commercio è molto inferiore addirittura ai minimi raggiunti nella prima parte del 2009. Le esportazioni, invece, cresceranno moderatamente. Le importazioni si ridurranno. Il contributo del saldo estero è, quindi, positivo, anche grazie all’apporto dei servizi turistici.
Ancora più scoraggianti i dati
continua
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Tags: crisi economica, poveri
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on martedì, agosto 27th, 2013 at 09:48 and is filed under Attualità, Economia e borse, Finanza, Primo piano, Pubblica utilità, Società.
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