Diciamo no a “trivella selvaggia”!
Il mare italiano è minacciato dai “pirati dell’oro nero”. Oggi in mare sono attive 9 piattaforme petrolifere, ma con i nuovi permessi si potrebbero aggiungere altre 70 trivelle. Sono circa 30 mila km quadrati di mare, una superficie più grande della Sardegna, che fra permessi di ricerca petrolifera e richieste di ricerca sono ipotecati dal rischio di nuove estrazioni di petrolio. Che però non sono fatti ingenti: le scorte di petrolio disponibili nei fondali italiani, per certo, sono 10,3 milioni di tonnellate. Verrebbero consumati in sole sette settimane.
È con questi numeri che
Goletta Verde di Legambiente lancia oggi il dossier “
Trivella Selvaggia”.
E consegna la “bandiera nera” al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, contestato per le decisioni prese in politica energetica, a partire dagli incentivi alle rinnovabili per arrivare alla scelta di puntare ancora sulle trivellazioni.
Nei mari italiani, spiega Legambiente, sono già attive 9 piattaforme di estrazione petrolifera ma, attraverso il recente decreto Sviluppo in via di approvazione definitiva dal Parlamento, si potrebbero aggiungere almeno altre [banner type="default" align="alignleft" corners="rc:0"]
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Tags: legambiente, trivella selvaggia
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on lunedì, ottobre 7th, 2013 at 10:08 and is filed under Ambiente, Attualità, Difesa consumatori.
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