Caro-pane a Milano: tutta colpa degli evasori fiscali del Sud
Vivi a Milano e paghi il pane anche 5 euro al chilo? È colpa dei panificatori del Sud che non pagano le tasse!
Sembra un assurdo, ma per giustificare il pane “salato” a Milano, proprio uno degli alimenti essenziali che per questo, anzi, dovrebbe essere calmierato, il Presidente dell’Associazione di categoria ha fatto intendere che i 5 euro richiesti per un chilo di pane venduto nel capoluogo della Lombardia, sono giustificati dal fatto che su cento panificatori del Nord, 90 pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, mentre al Sud… si sa, come vanno le cose e, dunque, un panificatore che lavori al Meridione può permettersi di vendere il pane a prezzi di gran lunga inferiori, anche del 50%.
In effetti, più si scende per l’Italia, più basso diviene il prezzo del pane, mentre dall’indagine di Codici, l’importante Associazione dei Consumatori, difficilmente sotto la Madonnina è possibile acquistare pane per meno di 2,50 euro/3,50 fino,appunto, 5 euro.
Cambia molto la situazione a Bari, dove il pane costa mediamente 2 euro. E, visto che non si vive di solo pane, ecco la dichiarazione di Angela Alberti segretario generale Adiconsum Lombardia: «Direi di più, il pane non è l' unico prodotto con record di costi nel capoluogo lombardo. Ma restiamo al pane.
Dalla loro parte i panificatori milanesi asseriscono di pagare tutto più caro che altrove, a partire dagli affitti, passando per il contratto regionale coi dipendenti più oneroso che altrove, senza dimenticare che, a detta loro, altro è consegnare l’alimento per le vie di Milano, altro è farlo altrove, dove, a causa del traffico, si spende più carburante e si impiega più tempo. Al Sud, è tutt’altra cosa, a cominciare dall’evasione fiscale che consente di abbattere anche di molto il prezzo di vendita.
«I panificatori avranno le loro ragioni, ma noi facciamo i conti con i dati di fatto - conclude Alberti -. I prezzi di Milano sono quelli che tutti conosciamo. E non possiamo accettare che a farne le spese siano i redditi bassi che non vengono adeguati all' inflazione».
