Crisi economica: gli italiani disertano i supermercati

pulizia_supermercati Gli italiani tagliano i consumi alimentari e adottano uno stile di spesa improntato sempre più al risparmio, all’eliminazione degli sprechi e degli eccessi. Il 73% ha riorganizzato la spesa puntando su offerte e promozioni. Ma, piegate dalla crisi, le famiglie sono costrette a tagliare nell’acquisto di cibo: fra i prodotti più sacrificati ci sono bevande, acqua e succhi di frutta, pesce, dolci e frutta. Sono i risultati di un’indagine Censis-Cia presentata oggi in occasione dell’Assemblea elettiva della Confederazione italiana agricoltori. La prima evidenza è la riduzione dei consumi alimentari, diminuiti del 4% nel 2012 e di un ulteriore 2,9% nei primi tre trimestri del 2013. Nell’ultimo anno anche la spesa per l’acquisto di generi alimentari ha registrato un calo del 3,3% (e nel 2012 era già diminuita del 2,8%). Si riduce soprattutto la spesa per le bevande non alcoliche (-4,1%), in particolare per acque minerali e succhi di frutta (-4,3%), mentre tiene quella per vino e superalcolici (-0,5%). Calano gli acquisti di pesce (-5,3%) – dal 2000 la spesa per questa voce si è ridotta complessivamente del 12,4% -, quelli di dolci (miele, marmellate, zucchero: -4,1%), di frutta (-3%) e carne (-2,6%). La parola d’ordine è il risparmio: quando fa la spesa, l’85% cerca di spendere meglio rispetto a prima, eliminando sprechi ed eccessi. Il 73% ha riorganizzato la spesa alimentare puntando su offerte e promozioni. Il 59% ha sacrificato pranzi e cene al ristorante. Nell’acquisto di alimenti confezionati o in scatola più di tre quarti degli italiani ricorre alle marche commerciali. Allo stesso tempo, sono in molti a non rinunciare alla qualità e all’eccellenza a tavola (dato che andrebbe approfondito, perché potrebbe sottolineare anche una spaccatura nelle capacità di acquisto e di consumo): secondo l’indagine Censis-Cia, negli ultimi sei mesi il 41%
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