Vuoi contestare una
multa? E chi te lo impedisce ma sappi che….
Intanto dovrai pagare una
tassa di 33 euro, importo che un tempo non erano dovuti cui aggiungere il ricorso da presentarsi al
Giudice di Pace e non solo…. Da adesso c’è l’altro ostacolo rappresentato dalla doppia udienza fissata in due diverse date, una per la sospensione della multa, l’altra per discutere il verbale, così come previsto dal nuovo
Codice della strada.
E attenzione! Se ti opponi al
verbale senza chiedere la sospensione della
sanzione, questa ti può arrivare a casa con la cartella esattoriale che se non paghi si raddoppia.
Ecco la prassi per contestare una multa
Il termine per il ricorso è di 60 giorni. Tale ricorso va presentato al
Giudice di Pace della città dove è stata elevata la multa e si dovranno pagare i fatidici 33 euro. Al ricorso dovrà essere corredato un numero di fax verso il quale la
Cancelleria invierà la data della prossima udienza fissata 20 giorni dopo la data della presentazione del deposito del ricorso.
Nella seconda udienza si da inizio alla causa. Se l’Ente impositore,
Comune, Stato etc., non si presenta ti è andata bene, visto che la multa viene annullata per contumacia della parte interessata. Se invece l’Ente impositore s’è presentato si da l’avvio alle “
danze” e si darà inizio al ricorso.
Tags: giudice di pace, multe
This entry was posted
on martedì, marzo 1st, 2011 at 14:44 and is filed under Attualità, Pubblica utilità.
You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
Both comments and pings are currently closed.