Silvio Berlusconi: a questi deputati di sicuro fa la corte

Vi dice niente il nome di Silvano Moffa? Forse, se non siete proprio dentro le stanze della politica italiana, questo nome non vi è del tutto noto, ben altra cosa invece sarà accaduto al Presidente della Camera Fini che, con Moffa che se ne va, perde un pezzo importante del suo entourage. Moffa infatti, dal tempo della propria militanza nel MSI, è strettamente legato a Fini, anzi… era legato, visto che la decisione dell’esponente di Futuro e Libertà è più volta a conciliare col Presidente del Consiglio una sorta di mediazione affinché non si vada a votare a marzo,piuttosto che rimanere con Fini, fatto questo che potrebbe penalizzare, eccome, Futuro e Libertà. Con Moffa più orientato verso Silvio Berlusconi che con Fini, c’è chi legge in questa inaspettata maggiore inclinazione verso il premier, una mera questione di opportunità da parte di un politico navigato, quale di fatto è Moffa, che ritiene che andando ad elezioni anticipate il FLI potrebbe rimediare una sonora sconfitta, soprattutto se l’UDC dovesse alla fine decidere di legarsi al PDL. Così ha inizio la vera emorragia per Fini che a poche ore dalla mancata sfiducia al Presidente del Consiglio, perde importanti pezzi dell’improvvisato mosaico che da mesi a questa parte il Gianfranco nazionale tesse. Ora si tratta di vedere i pronostici cosa diranno nei prossimi giorni, di fronte all’irresistibile richiamo del Presidente del Consiglio in casa FLI, una sorta di sirena per quei naviganti che preferiscono approdare in mani sicure, stretti dall’abbraccio affettuoso e interessato di Silvio, piuttosto che correre il rischio di colare a picco sopra la scalcinata barca di Gianfranco. Ad aderire potrebbero essere nomi importanti della politica e si badi, non solo quello di Moffa che fino adesso avrebbe dichiarato soltanto di orientare le proprie scelte verso il Gruppo Misto ma che manifesta palesemente la volontà di prendere le distanze dal FLI, soprattutto dopo il discorso di Bocchino ritenuto dallo stesso Moffa troppo distante dalle linee che inizialmente con Futuro e Libertà si volevano costruire. Altri nomi abbandonano in massa Fini annunciandogli un laconico addio, volti noti e meno noti, ma pur sempre importanti, Catia Polidori, Maria Grazia Siliquini e Giampiero Catone ed altri potrebbero essere disposti a passare dalla sponda del premier come Gianfranco Paglia, Francesco Divella e Claudio Barbaro che pare di vederli in biglietteria pronti ad acquistare un ticket valido per un viaggio stavolta di sola andata in direzione di Berlusconi. Ma in Casa Fini si respira aria di burrasca e ad alimentare la tempesta potrebbe essere lo stesso Bocchino che è riuscito con il suo intervento alla Camera di ieri a far storcere il muso ai suoi stessi alleati, non è un caso che persino un moderato come Giuseppe Consolo non ha risparmiato di attribuire all’indirizzo di Bocchino un atteggiamento alla Di Pietro, insomma, essere paragonati a Di Pietro per un appartenente della Destra non è proprio il massimo. E adesso per Fini si ventila un altro problema, la possibile alleanza con il PD, soluzione questa che lo priverebbe di altri suoi gioielli di famiglia pazientemente scelti nelle sue fila, parliamo di esponenti del Centro Destra che avevano condiviso la scelta del Presidente della Camera di dissociarsi dalla linea del premier ma che di fronte al rischio di passare a piè uniti nella sponda del Centro Sinistra preferiscono anch’essi mollare Gianfranco. E a casa Berlusconi che aria tira? Sicuramente un’ atmosfera più rilassata e gaia quella del premier, che pensa ad un’eventuale alleanza con Casini, concerta nuove alleanze con singoli deputati e che di fronte al comportamento di Fini non risparmia di certo critiche e risentimenti, visto che al direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ha dichiarato che quella dei Finiani con Gianfranco in testa “ è stata una congiura di Fini e della sinistra. Una operazione, prosegue, «portata avanti da due anni e che è miseramente fallita». Ora il premier si aspetterebbe le dimissioni da Presidente della Camera di Fini che però, almeno fino adesso, non intende consegnare il testimone ad alcuno, già, perché nello scranno più alto di Montecitorio, pur se dopo una sonora sconfitta come quella rimediata da Fini, tanto male non si sta e, dunque, perché scendervi? Giuliano Marchese contatore
counter
Be Sociable, Share!

Tags: , , , ,