Conti corrrenti bancari: presto costi alle stelle?

Aumentano i tassi di interesse a livello europeo, lo aveva annunciato Jean Claude Trichet, Presidente della Banca Europea e le conseguenze potrebbero presto essere presto sotto gli occhi di tutti. Se tali aumenti venissero confermati potremmo assistere ad un aumento del tasso interbancario, oggi aumentato dell’1,162% con la conseguenza di assistere ad un aumento dei mutui e degli stessi conti correnti bancari. Per il Codacons questa è la prima nefasta conseguenza dell'annuncio del presidente della Bce Trichet di un possibile aumento del tassi di interesse già a partire da aprile. "Figurarsi cosa potrà accadere quando si passerà dagli annunci ipotetici ai rialzi effettivi" scrive in una nota Carlo Rienzi, Presidente del Codacons. Secondo l'Associazione di consumatori, infatti, "l'aumento del costo del denaro non avrà conseguenze solo sull'onere del debito pubblico e sull'aumento del costo dei mutui, ma anche su quello dei conti correnti, dato che le banche trasleranno sui consumatori, come sempre, tutti gli effetti negativi legati a questo rialzo". Ciò potrebbe seguire i ritocchi avvenuti a livello bancario con nuove gabelle che le banche hanno inserito nei rapporti coi propri correntisti. Tant’è che, come continua il Codacons – che questa situazione è destinata ad aumentare ancora a fronte di un rialzo del costo del denaro, dato che i 28 euro sono stimati esclusivamente sui ritocchi già introdotti. Rispetto ai mutui, se l'abbassamento dei tassi di interesse legati alla crisi aveva dato respiro alle famiglie indebitate, un rialzo di un quarto di punto metterebbe in difficoltà con il pagamento delle rate almeno 30.000 famiglie che attualmente riescono invece ad onorare ancora i loro debiti". Per questo il Codacons chiede al Ministro Tremonti di rivedere il Decreto 21 giugno 2010, n. 132, ampliando le condizioni necessarie per poter sospendere il pagamento delle rate, a cominciare da quella di aver avuto un aumento di rata mensile di almeno il 20%. Giuliano Marchese Fonte: Help Consumatori
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