Crisi economica: altro che uscirne!

Stiamo uscendo dalla crisi? Forse, ma se i dati pubblicati dalle due importanti Associazioni dei Consumatori, Federconsumatori e Adusbef, fossero reali, ci sarebbe ben poco da stare allegri, visto che le due sigle parlano chiaramente di economia in caduta libera. Si parte dal dato riguardante i consumi che, a detta anche di Confcommercio, parlano di stagnazione, visto che la riduzione che gli italiani hanno effettuato sugli acquisti s’è contratta di ben il 6% negli ultimi tre anni e se poi guardiamo il dato relativo al 2007 ci accorgiamo che s’è sfiorato il 10%. Guardiamo i dati dell’occupazione? Bene, ci accorgiamo così che trovare un posto di lavoro è sempre più problematico, tant’è che l’inoccupazione è giunta all’11% e che quando si discute sull’aumento del Pil in Italia ci si imbatte in poche unità, anzi, che dire, singole unità, visto che la crescita a malapena giunge all’1%, con una Cassa integrazione che aumenta a confermare proprio il disagio italiano. A questo si aggiungeranno ulteriori rincari che hanno già iniziato la loro corsa con il nuovo anno, con ricadute che, secondo le stime dell' Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ammonteranno a 1.164 Euro per il 2011. Oltretutto, grande preoccupazione desta l'importante aumento che sta interessando sia le materie prime energetiche che, fatto ancora più grave, quelle alimentari. E chi vedeva nel Federalismo Municipale e nel Decreto Milleproroghe la ricetta per venir fuori dalla crisi economica che continua ad attanagliarci, a sentire le due Associazioni, dovrà ricredersi, visto che fino adesso ciò che ci guadagniamo è solo un aumento delle tariffe. "Sarà quindi necessario avviare ogni sforzo possibile per uscire dal pericoloso circolo vizioso nel quale la nostra economia è entrata - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef - crollo dei redditi, caduta dei consumi che si traducono in danni all'intero sistema economico italiano". Per fare questo è indispensabile ripartire dal rilancio della domanda di mercato interno (poiché insufficiente una ripresa tramite l'export), attraverso una detassazione per il reddito fisso e ripresa degli investimenti nei settori tecnologici. Giuliano Marchese Fonte: Help Consumatori
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One Comment

  • gioppino ha detto:

    la politica interna può fare poco per risolvere gli effetti nefasti di questa che è una crisi internazionale. Vanno rivisti i tassi di cambio con i paesi emergenti, Cina in primis, sono necessari forti miglioramenti dei salari di questi paesi in modo da aumentare i loro consumi e quindi le nostre esportazioni. va eliminato il dumping di costi ambientali e sociali, solo in questo modo si risolve anche la nostra crisi.