Difficile immaginare un’
estate più torrida di questa, ma non dal punto di vista climatico, semmai esaminando quello economico, con una valanga di
rincari ovunque a guastarci il tempo libero tanto agognato.
Cominciamo dalla “solita”
benzina, schizzata ad oltre 1 euro e 64 centesimi, col risultato che mediamente un pieno di carburante costa oltre 80 euro, eppure appena un anno fa per riempire il serbatoio occorrevano si e no, 70 euro. Uno scandalo, avvertono le
Associazioni dei Consumatori che ricordano come certi picchi non si raggiungevano neanche quando il greggio era a 147 dollari al barile.
Ma la scure degli aumenti indiscriminati non si ferma certo qui, basta guardare cosa avviene in spiaggia per constatare come tutti i servizi da spiaggia siano aumentati. «La crisi dei paesi nordafricani e l’estenuante crescita dei
carburanti ha avuto ripercussioni dirette sui trasporti, sui pacchetti vacanza e sull’intero settore del turismo, provocando un forte incremento di prezzi e tariffe - sostiene il presidente del
Codacons, Carlo Rienzi - Ad oggi, una vacanza all’estero di durata compresa tra i sette e i dieci giorni costa complessivamente il 12% in più rispetto allo scorso anno. Ciò significa che chi deciderà di partire dovrà mettere in conto una maggiore spesa pari a 90 euro a persona, ossia 360 euro a famiglia».
E chiudiamo la triste classifica con gli altri rincari a partire dagli alberghi che segnano un + 3% per 2 camere doppie per 7 notti a pensione completa e, ancora, (+4% per due lettini e un ombrellone per 7 giorni) e delle consumazioni al bar di bibite, snack, gelati (+3%).
Tags: Associazioni Consumatori, Carburanti, Codacons, rimcari
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on mercoledì, luglio 27th, 2011 at 13:25 and is filed under Attualità, Difesa consumatori, Finanza, Pubblica utilità.
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